BITONTO - Chi giunge a Bitonto per visitare la Cattedrale, da mesi, deve fare i conti con un «gigante di ferro» che impedisce di ammirare in tutta la sua bellezza la facciata principale del gioiello dell’arte romanica o, perlomeno, è costretto a studiare la prospettiva migliore per poterla guardare e fotografare.
Da luglio scorso, infatti, proprio dinanzi all’entrata della chiesa, è presente una recinzione metallica, che protegge parte del muretto del sagrato, ormai lesionato, e le basole divelte durante un intervento che avrebbe potuto costituire un attentato al patrimonio storico-artistico della città dell’olio. L’estate scorsa, infatti, dopo innumerevoli segnalazioni dei residenti del borgo antico circa le interruzioni improvvise di energia elettrica, E-Distribuzione intervenne per arginare il problema, dovuto da una parte alle temperature record registrate e al conseguente “stress” della linea, e dall’altra alle cattive condizioni in cui versava l’intero impianto. In particolare, secondo l’ente, alcuni cavi erano così lesionati da essere prossimi alla rottura definitiva. A destare preoccupazione erano, in particolare, quelli posizionati proprio sotto il muretto del sagrato, tanto da costringere E-Distribuzione a intervenire d’urgenza, senza comunicare alla Sovrintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Bari della necessità di procedere con i lavori. Lo scavo, però, mise in pericolo la stabilità dello stesso muretto, già precedentemente lesionato.
A scongiurare il peggio, furono in quell’occasione il parroco della Cattedrale, don Marino Cutrone, e soprattutto il sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, che impedirono agli operai di proseguire l’opera e richiesero l’intervento immediato della Sovrintendenza, la stessa che oggi frenerebbe la chiusura definitiva del cantiere.
Se il guasto elettrico risulta essere stato infatti risolto, grazie agli operai di E-Distribuzione, coordinati dall’architetto Tommaso Massarelli, nominato come tecnico esterno dalla Sovrintendenza per seguire i lavori, la pavimentazione non sarebbe stata ancora ripristinata, proprio per la mancata approvazione del progetto redatto dal gestore della rete elettrica da parte dell’ente deputato alla tutela del patrimonio artistico.
«Per la ripresa ci sono tutte le autorizzazioni - rivela infatti Ricci, che da mesi sarebbe impegnato a incalzare tutte le parti in causa -, ma stiamo attendendo quella della Soprintendenza. Solo dopo il suo via libera al progetto presentato da E-distribuzione, potranno ripartire i lavori, che saranno condotti dalla stessa azienda».
«Come Comune - specifica il primo cittadino di Bitonto - potevamo e abbiamo sensibilizzato e sollecitato gli enti a fare quello che dovevano e al più presto. Sono sicuro che il disco verde della Sovrintendenza non tarderà ad arrivare».
L’auspicio è infatti che il cantiere possa ripartire presto e senza intoppi e che i turisti, gli stessi che il Comune cercherà di attrarre anche promuovendo le proprie bellezze e prelibatezze alla Bit di Milano, possano presto tornare ad ammirare la facciata della Cattedrale, senza brutture dinanzi.