BARI - «Siamo pronti, con la nostra classe dirigente a guidare Bari e la Puglia. Siamo in politica da trent’anni, nessuno di noi pensava alla carriera da parlamentare, siamo da sempre al servizio del popolo per cambiare l’Italia e i territori»: Arianna Meloni, capo della segreteria nazionale di Fdi, alla fine dell’assemblea provinciale, dopo aver scattato decine di selfie con militanti e dirigenti, risponde così alla sollecitazione della «Gazzetta» e indica la missione del partito verso il voto di giugno. Davanti ad una platea di oltre mille persone nella Fiera del Levante, la destra pugliese rilancia il suo ruolo di baricentro della coalizione, accogliendo con calore Fabio Romito, consigliere regionale della Lega tra i papabili candidati sindaco per Bari, e portando sul palco interventi di imprenditori, sindacati (anche di Domenico Ficco della Cgil) e categorie (con Filippo Anelli dell’Ordine dei Medici), mentre in prima fila c’è l’icona della baresità nazionalpopolare incarnata da Nicola Pignataro. In sala ci sono tutti i consiglieri regionali e i parlamentari pugliesi (ad eccezione dei tarantini, che celebrano alla stessa ora il proprio congresso).
Ad accogliere Arianna Meloni, il deputato Francesco Filini e il sottosegretario Marcello Gemmato, segretario regionale, poco dopo le undici nel padiglione fieristico ci sono i ragazzi di Gioventù Nazionale, che hanno nelle scorse settimane festeggiato il ritorno a destra della Consulta provinciale, ora guidata da Ingrid Skaug. Filippo Melchiorre, nelle vesti di senatore-presentatore, introduce i due leader e la platea risponde con una standing ovation. Sul palco c’è una storica dirigente di Fdi, Laura De Marzo, che ricorda la traversata nel deserto dopo l’uscita dal Pdl e attacca frontalmente il centrosinistra di Decaro e Emiliano, «che raccontano una finta realtà “instagrammabile”, dimenticando gli emarginati e le periferie».
Poco dopo Arianna Meloni si muove sulla stessa linea, indicando la rotta per amministrative e europee, «che non saranno facili ma non dobbiamo mai scoraggiarci. Se ce la mettiamo tutta, sono convinta che la differenza la possiamo fare». Per completare questo percorso, spiega la Meloni, in una relazione a tratti pedagogica verso i nuovi arrivati su come la politca a destra sia «servizio alla Nazione», rivendica «la stagione congressuale» di cui si dice «molto orgogliosa», perché «quando raccontano che dietro Giorgia Meloni non c’è nessuno, noi sappiamo che non è così. Dietro c’è una grandissima classe dirigente che lavora ogni giorno». Accanto alla sfida delle comunali di Bari e Lecce, c’è anche la partita delle Europee, «nelle quali il voto per i conservatori può cambiare gli equilibri».
A latere dell’incontro, Marcello Gemmato ricostruisce lo stato dell’arte per la scelta del candidato sindaco per Bari: «C'è stato un tavolo romano la settimana scorsa (a via della Scrofa, ndr), siamo in via di definizione e il candidato penso uscirà nei prossimi giorni. C’è un clima sereno nel centrodestra, con qualche giusta contrapposizione tra le varie forze ma anche con ampia condivisione del percorso». Poi l’apertura alla candidatura di Fabio Romito: «Il ticket-Lega-Fdi a Bari? È una delle ipotesi in campo. Qui ci sono esponenti di tutti i partiti del centrodestra. Mi dicono che Romito abbia avuto diversi applausi. A Bari c’è qualcuno che forse non vuole che un ragazzo di 35 anni che ha consenso, che non viene dalle grandi famiglie, dalle grandi espressioni di potere possa fare un percorso all’interno delle istituzioni. Voglio ricordare che è il popolo che decide, e io, Picaro, Melchiorre, Romito abbiamo preso migliaia di voti e siamo sempre stati eletti. Qui c’è una classe dirigente scelta dal popolo». Anche Melchiorre indica come imminente la fine delle trattative: «Il candidato per Bari arriverà nelle prossime ore. Con noi c’è la forza del nostro leader, ma anche una base vera, non come quella dei partiti liquidi o tutto social». Il congresso ha eletto segretario provinciale Michele Picaro, consigliere regionale, per Gemmato pronto per altri traguardi (sarà candidato elle europee).