Sabato 06 Settembre 2025 | 23:36

Bari, dietrofront del Centrosinistra, "Con" chiede le primarie

 
Ninni Perchiazzi

Reporter:

Ninni Perchiazzi

Bari, dietrofront del Centrosinistra, "Con" chiede le primarie

Romito sui social: «Avremo un’amministrazione di centrodestra». I Dem convocano l’assemblea cittadina l’8 febbraio

Mercoledì 31 Gennaio 2024, 07:00

BARI - Elezioni amministrative, passa da Roma il treno che porta alla conquista del governo di Bari. A poco più di quattro mesi dall’appuntamento con le urne - si vota il 9 giugno - entrambe le coalizioni sono ancora nel bel mezzo del guado di quella che si sta rivelando ogni giorno di più una vera e propria palude. Finora, incontri, tavoli, proposte e alleanze, condite da infruttuose fughe in avanti, liti e polemiche, non hanno ancora prodotto le scelte definitive sui candidati destinati a competere per garantire la continuità nel caso del centrosinistra o dare un segnale di discontinuità da parte del centrodestra.

Centrosinistra Centrosinistra quindi alla disperata ricerca di scongiurare il suicidio tattico di una doppia candidatura: sulla torre sono rimasti Michele Laforgia, l’avvocato appoggiato dall’ala sinistra della coalizione e gradito al M5S, e Vito Leccese, già parlamentare coi Verdi e capo di Gabinetto a Palazzo di Città, investitura quest’ultima, perorata sin dalla prima ora dal sindaco Antonio Decaro e sostenuta dal presidente della Regione, Michele Emiliano. Sullo sfondo un improbabile ritorno di fiamma delle aborrite primarie e posizioni che da mesi le diplomazie dello schieramento non riescono a scalfire.

È stato proprio «Con», lo schieramento che fa capo al governatore della Regione, a tornare a chiedere le consultazioni dei gazebo. Il coordinatore regionale Michele Boccardi, ieri ha incontrato Leccese, sondando la disponibilità ad un ricorso appunto alle primarie magari contro Laforgia. Soluzione che però entrambi i papabili candidati hanno finora dichiarato di non prendere in alcun caso in considerazione. Con un ulteriore elemento: gli assessori comunali Dem, Pietro Petruzzelli e Paola Romano, non hanno fatto alcun passo indietro rispetto ai propositi iniziali, al contrario dell’on. Marco Lacarra, che al contempo ha dichiarato il sostegno a Leccese «in nome dell’unità della coalizione».

Intanto, Titti De Simone ha convocato l’assemblea cittadina del Pd (come aveva richiesto anche Petruzzelli) per l’8 febbraio. Laforgia, dal canto suo, non si sposta di un millimetro. Difficile che la coalizione di centrosinistra non si presenti disunita alla meta. Ma non è una novità.

Centrodestra Centrodestra in attesa del responso dei vertici romani per sciogliere il nodo tra un candidato civico - in lizza l’accademico Franco Introna proposto da Forza Italia - e una scelta politica, con il giovane consigliere regionale Fabio Romito (Lega), supportato da FdI e forte dell’annunciato ticket col senatore FdI, Filippo Melchiorre, nel ruolo di vicesindaco, tandem che al momento appare in vantaggio. Oggi in programma il summit tra i segretari regionali e i referenti nazionali di FdI, Fi e Lega, nell’intento di sbloccare la querelle, adesso incentrata sugli equilibri regionali nella suddivisione delle candidature, dopo aver trovato la quadra a livello nazionale, a partire dalla partita-Sardegna.

Intanto, Romito ha lanciato ieri un appello via Facebook che assomiglia a un annuncio ufficiale. «Bari è dei baresi e non dei baroni», scrive, rivolgendosi «alla gente del centrodestra» che ha voglia «di interessarsi della nostra città». «Stiamo puntellando la formazione per essere competitivi e vincere il campionato – ha scritto Romito -, indipendentemente dall’acquisto dell’ultimo minuto che ci consentirà di vincere».

E chiede «un cambiamento per Bari» per spezzare il dominio del centrosinistra. «Antonio Decaro non è più il sindaco di Bari. Credo che ci sia ancora molto da fare. Avremo l’occasione unica di avere un governo politico guidato dal centrodestra che può avere a che fare con una amministrazione guidata dal centrodestra. Non si può professare il credo della modernità attuandolo con le stesse facce e gli stessi nomi che ci sono da vent’anni». «Per la sinistra barese la città è un affare dinastico», dice Romito. E ricordando le primarie di 5 anni fa (fu sconfitto da Pasquale Dirella) il candidato in pectore riconosce «che anche dalla nostra parte sono stati fatti degli errori». Insomma, il dado è tratto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)