Sabato 06 Settembre 2025 | 16:29

Bari, neonata lasciata nella culla termica della Chiesa S.Giovanni Battista. Si chiamerà Maria Grazia. Il parroco: «È il mio dono di Natale»

 
Giovanni Longo (foto e video Donato Fasano)

Reporter:

Giovanni Longo (foto e video Donato Fasano)

Neonato

A prenderla fra le braccia il parroco, allertato dal sensore. La piccola è stata ricoverata al Policlinico per accertamenti

Sabato 23 Dicembre 2023, 08:53

12:12

BARI - È stata ritrovata avvolta in una coperta, nessun biglietto accanto alla tutina verde con la stampa di un quadrifoglio. Una neonata di pochi giorni, forse una settimana, è stata abbandonata questa mattina intorno alle 7.20, il giorno prima della vigilia di Natale, nella culla termica della parrocchia San Giovanni Battista a Bari.

La certezza per chi ha deciso che non poteva occuparsi di lei, è che lì sarebbe stata al sicuro. E così è stato. Questa mattina i sensori della culla riscaldata si sono attivati, don Antonio Ruccia si è precipitato nel locale parrocchiale appositamente allestito e facilmente accessibile, che permette di lasciare il neonato in pieno anonimato. 

Chiamata l’ambulanza, la piccola è stata trasportata nel reparto di Neonatologia Terapia intensiva neonatale del Policlinico di Bari, diretta dal prof. Nicola Laforgia. La piccola, che don Antonio ha chiamato provvisoriamente Maria Grazia, è in buone condizioni. Un episodio non isolato alla San Giovanni Battista. Il 19 luglio 2020 venne abbandonato nella culla termica Luigi. 

IL PARROCO: È IL MIO REGALO DI NATALE

«Stavolta, rispetto a tre anni fa, è stata peggio per agitazione e gioia: quando ho sentito squillare il cellulare che mi avvisava che nella culla termica c'era qualcosa il mio cuore ha cominciato a scalpitare. Quella piccola, a pochi giorni dal Natale del nostro Signore, mi ha fatto un dono: è come se fossi venuto di nuovo al mondo». Lo dichiara don Antonio Ruccia, sacerdote della parrocchia dedicata a San Giovanni Battista di Bari dove questa mattina è stata lasciata una neonata. Accanto all’ingresso della chiesa esiste da quasi dieci anni una culla termica, voluta da don Antonio per accogliere i neonati che i genitori naturali non possono tenere.
«La piccola piangeva come un ossesso - continua il parrocco - indossava una tutina di colore verde, uno smanicato rosa e un cappellino». «Accanto a lei non c'era altro: non un biglietto, non un cambio», racconta don Antonio ricordando quanto accaduto nel luglio 2020 quando nella culla per la prima volta, fu lasciato un neonato. «Allora accanto a lui c'era un biglietto su cui erano scritti il nome e altre indicazioni sulla sua salute. Questa volta nulla», dice.

SI CHIAMERA' MARIA GRAZIA

Sarà chiamata Maria Grazia la neonata lasciata stamattina nella culla termica della parrocchia di San Giovanni Battista, nel rione Poggiofranco di Bari. «Quando i carabinieri mi hanno chiesto come volessi chiamarla ho risposto Maria Grazia, come la Madonna che spero accompagni questa piccina per tutta la vita», racconta il parroco, don Antonio Ruccia, che l’ha accolta tra le sue braccia.
La piccola sembra essere stata lasciata con molta discrezione nella culla. «Neppure la portiera del palazzo che guarda il gabbiotto con la culla si è accorta di qualcosa», riferisce il sacerdote evidenziando che «per due giorni ho trovato la culla aperta. Può significare tutto o nulla ma immagino il coraggio e il dolore di chi ha lasciato la piccola». Come da prassi, don Antonio ha sporto denuncia e sarà allertato il Tribunale per i minorenni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)