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Ortogentile «oasi di pace», a Bari la protesta arriva in piazza

Ortogentile «oasi di pace», a Bari la protesta arriva in piazza

 
Isabella Maselli

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Isabella Maselli

Ortogentile «oasi di pace», a Bari la protesta arriva in piazza

Continua la battaglia sui suoli coltivati. Domani l’incontro con l’amministrazione per «ridisegnare» il parco sul mare e salvare l'orto sociale a Japigia

Domenica 17 Dicembre 2023, 13:15

BARI - Gentilezza, difesa ambientale, visione, condivisione, cura, marmellata di fichi, comunità, lotta, oasi di pace e natura, contatto con la terra e le persone, resistenza, rigenerazione, riposo, cibo per il corpo e l’anima, aria pura e libertà, consapevolezza, identità, lavoro giusto, incontro e generazione, rifugio, futuro, relazioni, partecipazione.

Queste sono solo alcune delle parole e definizioni che i cittadini hanno scritto per rispondere alla domanda «Che cosa significa per te Orto Gentile?». Una specie di flash mob inclusivo per spiegare alla città e all’amministrazione le ragioni per le quali il progetto di agroecologia che da anni alcune associazioni realizzano su 10mila metri quadri di terreni a Jaigia, tra canalone e Sacrario, non può essere spazzato via dal parco CostaSud. Una protesta pacifica che ieri le tre associazioni che gestiscono quei suoli, Masseria dei Monelli, Solidaria e Bread & Roses, ieri hanno portato in piazza, davanti a Palazzo di Città.

Il Comune ha già fatto sapere che incontrerà le associazioni domani. La battaglia per salvare i terreni di Japigia e il progetto di agroecologia avrà la sua risposta, forse soluzione, nelle nuove planimetrie di quel pezzo del futuro Parco CostaSud. La convocazione dell’incontro, comunque, non ha fermato la manifestazione di piazza convocata per ieri. Un’occasione per ribadire le ragioni di chi insiste perché il grande parco che sorgerà sul mare non ridisegni quel pezzo di città, 10mila metri quadri di orto sociale, dove migranti e italiani in stato di disagio coltivano ortaggi e pomodori (da cui poi producono la salsa «Sfruttazero»), che stando al progetto di CostaSud saranno ridotti a «tre aiuole» da 300 mq ciascuna.

Le associazioni hanno anche predisposto un documento, che domani consegneranno all’amministrazione, che riassume le loro posizioni. Prima fra tutte la richiesta di aggiornamenti documentati ed ufficiali sullo stato del procedimento tecnico-amministrativo di progettazione del lotto 4 del Parco Costa Sud, in riferimento all’area «Ortogentile», dicendosi disponibili a incontrare lo studio di progettazione. Ancora, il riconoscimento dello spazio come «bene comune agroecologico» da gestire secondo il regolamento per la gestione condivisa dei Beni comuni con l’affidamento a chi già lo cura e a coloro che a questi si potranno unire in accordo con un «Manifesto di Ortogentile» da stilare collegialmente. Poi, la garanzia della destinazione di almeno 6.500 mq ad orto sociale in continuità per usi orticoli, come già avviene. «Inoltre chiediamo il coinvolgimento progettuale nella definizione dei restanti metri quadri circostanti - dicono - affinché possano essere garantite tutte quelle attività non espressamente agricole, che ad oggi ne costituiscono la peculiarità e valore. Aree per attività di aggregazione sociale, agrodidattica, convivialità e relazione». Non ultima, la richiesta di definire a «infrastutturazione minima e necessaria allo svolgimento regolare e garantito tanto delle attività agroecologiche, quanto di quelle ad esse collaterali altrettanto importanti. Chiediamo - concludono le associazioni - che nel piano di ripristino delle strutture fabbricate esistenti sia prevista anche l’installazione di servizi e aree coperte per il ricovero mezzi e attrezzature».

Nel documento, i cui contenuti sono stati spiegati ieri nel corso del sit in, con tanto di cartelli e fotografie che documentano il lavoro dell’ultimo decennio, è spiegato che le richieste che saranno formalmente avanzate domani al Comune sono «frutto di elaborazione collettiva e del confronto in essere con l’amministrazione e tendono a preservare sia esigenze, bisogni e caratteristiche espresse dal luogo e da chi lo cura, sia le linee generali del progetto CostaSud - Parco Valenzano, che intendiamo valorizzare - evidenziano - inserendo Ortogentile come valore aggiunto e pratica esemplare».

E ieri, oltre a striscioni, foto e parole urlate al megafono, tre cartelloni bianchi hanno raccolto, riempiendosi di pensieri e colori, ciò che per i cittadini «significa» Ortogentile.

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