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Bari, i timori dei residenti di piazza Umberto: «La droga qui solo la punta dell’iceberg»

 
Rita Schena

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Rita Schena

Bari, i timori dei cittadini: «La droga qui è solo la punta dell’iceberg»

Parlano gli abitanti, anche quelli di piazza Moro: «Servirebbe un intervento a monte, non un paio di pattuglie in più»

Domenica 10 Dicembre 2023, 12:44

BARI - «La sensazione di insicurezza c'è ed è alta, e si aggrava con il calare del buio, ma dire che chi vive o anche semplicemente passa per piazza Umberto sia mai rimasto coinvolto in qualche rissa o altro, no, non mi sembra». L'indomani del tafferuglio che ha coinvolto alcuni agenti di Polizia locale intervenuti per arrestare un uomo, parlano alcuni tra residenti e commercianti che tra piazza Umberto e piazza Moro vivono e lavorano.

«Lo spaccio è sotto gli occhi di tutti - spiegano a patto che venga garantito l'anonimato – e ad ogni ora del giorno o della notte. Le risse capitano, certo. Sono ubriachi, spesso strafatti, ma l'impressione è anche che siano solo pedine in un gioco più grande di loro...».

«Io scendo più volte per portare in giro il cane – racconta un signore con un bel pastore al guinzaglio – e devo sempre stare attento a non lasciare il portone di casa aperto. Sì, mi è capitato di trovare qualche tossico che provava a trovare un posto dove farsi, ma sono come ombre, appena ti vedono scappano. Si vive in un costante clima di tensione. Alla fine quando queste risse scoppiano il rischio che resti coinvolto qualche passante, o chi comunque non c'entra nulla, c'è ma ti rendi conto anche che questi sbandati sono degli schiavi dei clan, la manovalanza che rende ricchi altri».

«Ieri sinceramente ho visto l'assembrarsi di persone, il vociare, i lampeggianti, ma non ci siamo resi conto subito di quanto stava succedendo fuori dal negozio – sottolinea un commerciante -. Una cliente ha socchiuso la porta che era invece aperta, ma non saprei se per qualche timore. E' stato tutto molto veloce. Poi mi è stato detto che alcuni agenti dei vigili urbani avevano fatto un arresto ed erano stati spintonati».

La voglia di parlare e sfogarsi c'è, anche se nessuno punta il dito contro nessuno. «Queste risse sono solo la punta dell'iceberg – dice una signora che passeggia tra i mercatini di Natale con una amica -. Io abito ad un isolato, non dico che sono abituata, ma a me non è mai successo nulla. Per il resto che la stazione come luogo di passaggio per migliaia di persone al giorno, sia un luogo degradato, succede qui a Bari, come a Milano, Roma, Parigi o Londra. Il problema vero è tutto quello che c'è dietro lo spaccio di droga».

Ma era meglio quando c'era la camionetta dell'Esercito, con il presidio fisso? «Io abito proprio su piazza Umberto – confida un signore -, la sensazione è che con un maggior controllo il problema si sposti e basta. Dalla stazione o piazza Umberto li trovavi alle spalle in piazza Cesare Battisti. D'altro canto credo sia impossibile presidiare tutti gli angoli...». Una signora incalza: «Non basta una pattuglia. Serve un intervento risolutore. E non è neanche un problema di Decaro o del Prefetto, qui serve un intervento a monte che eviti l'onda massiva dell'immigrazione clandestina, di tante persone che arrivano qui e l'unica cosa che trovano è lavorare per i clan. La povertà diffusa è un problema che nessuno sembra vedere. E poi ci dimentichiamo dei ragazzini? Sono altrettanto pericolosi. Girano a gruppi anche di 20-30 e quelli sì che fanno paura se li incroci». «Ed è bene anche non parlare troppo di queste cose che poi il valore degli immobili cala – chiosa una commerciante che probabilmente vive e lavora nelle immediate vicinanze di piazza Umberto -. Ora io lo dico come battuta, ma speriamo che i lavori di pedonalizzazione e trasformazione della stazione siano fatti in fretta. Che venga spostato il capolinea Amtab, così sicuramente il problema verrà risolto. Almeno qui. Perché la piazza dello spaccio si sposterà e sarà il problema per altri residenti. Un po' per tutti, no?».

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