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Comunali a Bari, il nodo Sinistra: Boccardi vede il sindaco Decaro

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

Comunali a Bari, il nodo Sinistra: Boccardi vede il sindaco Decaro

Se per l’unità tra i Dem lavorano incessantemente il governatore Emiliano, il sindaco Decaro e il segretario regionale Domenico De Santis, a sinistra cresce sotto traccia la tentazione dello strappo

Giovedì 16 Novembre 2023, 12:53

La ricomposizione del centrosinistra pugliese per le comunali di Bari passa (anche) da una serie di pranzi: da quello dei dirigenti baresi Dem con Elly Schlein e Francesco Boccia all’Opera di Via Piccinni allo «spuntino» al Bar Viola del governatore Michele Emiliano con l’assessore Pietro Petruzzelli.

Ieri un nuovo incontro (casuale secondo la ricostruzione dei protagonisti) alla Baresana, a pochi passi da Palazzo di Città: il sindaco Antonio Decaro ha visto l’ex senatore Michele Boccardi, leader regionale della lista «Con» nonché sostenitore della candidatura alle Europee del presidente nazionale Anci.

Di cosa avranno parlato Decaro e Boccardi? I due sono legati da antica amicizia e non si può escludere che, davanti ad un tonno rosso scottato, si siano soffermati sul lavoro in corso per «fare sintesi su una personalità non divisiva» nel Pd in vista del tavolo della coalizione, convocato dal segretario cittadino dem Gianfranco Todaro per lunedì. Questo appuntamento sarà preceduto da ben tre eventi sabato prossimo: l’assemblea cittadina del Pd che dovrà cercare una candidatura unitaria tra i tre pretendenti (Marco Lacarra, Paola Romano e Pietro Petruzzelli); l’assemblea cittadina della Giusta Causa con Michele Laforgia, candidato sindaco di Sinistra e movimenti; e gli Stati generali del socialismo con il segretario nazionale del Psi Enzo Maraio.

Se per l’unità tra i Dem lavorano incessantemente il governatore Emiliano, il sindaco Decaro e il segretario regionale Domenico De Santis, a sinistra cresce sotto traccia la tentazione dello strappo: si materializzerebbe con la rottura della coalizione extra-large che ha appena asfaltato il centrodestra a Foggia. Perché questa opzione si configuri, però, è necessario che lo spazio identitario della sinistra trovi sponde e su questo fronte bisognerà decifrare l’orientamento del M5S. Il movimento contiano dal centrosinistra unitario ha ricevuto ben due investiture di rilievo in Puglia (le candidature a sindaco per Brindisi e Foggia), oltre nei giorni scorsi a quella per Alessandra Todde, candidata governatore per le regionali in Sardegna. E i pentastellati, come Laforgia e i socialisti, finora hanno mostrato una netta contrarietà a cercare una via per l’unità attraverso lo strumento delle primarie (formula che secondo il leader della Giusta Causa sarebbe accompagnata da forti «ombre»).

Alle spaccature del centrosinistra assiste la coalizione conservatrice, con il leader di Fdi Marcello Gemmato che gongola per il moltiplicarsi degli appuntamenti pubblici del civismo vicino al centrodestra (da quello promosso dall’associazione Orbita di Luigi De Santis all’evento organizzato domenica scorsa dall’ex consigliere regionale Tommy Attanasio con Tina Fiorentino e l’ex assessore comunale della prima giunta Emiliano, Sergio Ventrella). Il centrodestra finora ha giocato di rimessa: la scelta attendista è volta ad offrire una sponda ma soprattutto uno spazio politico per i centristi e i civici che esprimono disagio rispetto ad una eventuale svolta più identitaria della coalizione progressista per il post Decaro. E venerdì a Bari all’Autorità portualità ci sarà anche il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, leader della Lega.

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