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Idrogeno verde, sinergia Bari-Berlino

 
Maria Pia Romano

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Maria Pia Romano

Idrogeno verde, sinergia Bari-Berlino

Nella capitale tedesca un workshop promosso dall’Ambasciata d’Italia e dal Ministero della ricerca

Martedì 17 Ottobre 2023, 12:57

18:02

BARI - Si intensifica la cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia e Germania. I tedeschi invitano gli italiani a Berlino per parlare di idrogeno verde e la Puglia è presente con esperti dell’Università del Salento e del Politecnico di Bari. Si è appena concluso presso la Turbinenhalle Berlin, un workshop sul tema della generazione, del trasporto e dell’utilizzo di idrogeno verde, organizzato dall’Ambasciata Italiana a Berlino e dal ministero federale dell’Istruzione e della Ricerca (BMBF), a cui hanno preso parte esponenti del mondo scientifico e industriale, italiani e tedeschi.

Si è puntato ad individuare i principali argomenti di ricerca accademica e industriale che saranno oggetto di un bando triennale congiunto italo-tedesco in tema di idrogeno verde per il finanziamento di importanti progetti bilaterali di ricerca applicata, con il coinvolgimento industriale da ambo le parti.

«La cooperazione scientifica e tecnologica – ha evidenziato l’Ambasciatore Armando Varricchio – è un pilastro della collaborazione bilaterale con la Germania per affrontare le sfide globali, sempre più pressanti e complesse. In quest’ottica è particolarmente significativa l’iniziativa di bando congiunto in tema di idrogeno verde che offre un sostegno concreto alla ricerca e rafforza le sinergie tra attori italiani e partner tedeschi».

L’Ambasciata d’Italia a Berlino è impegnata in un intenso programma di attività di cooperazione scientifica e tecnologica con la Germania: nei prossimi mesi si terranno infatti una serie di iniziative, in collaborazione con le Istituzioni tedesche, sulla ricerca sull’idrogeno verde, la fusione nucleare, le onde gravitazionali (anche con riferimento al progetto Einstein Telescope) e l’esplorazione spaziale.

«Esperienze come queste, di incontro, confronto e condivisione, sono momenti fondamentali per l'elaborazione di una strategia europea comune sulle politiche energetiche. Siamo stati lieti di accogliere l'invito della Germania per focalizzare l'attenzione sull’idrogeno in vista di nuovi progetti da intraprendere insieme. La Puglia, in particolare, partecipa al Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile Most, uno dei centri creati con i fondi Pnrr. Non solo, la Regione Puglia in maniera decisa sta puntando su politiche di sostegno allo sviluppo di nuove tecnologie energetiche, come l'idrogeno, basti citare la creazione dell' Osservatorio Regionale sull’idrogeno», sottolinea Antonio Ficarella, ordinario di Sistemi per l’Energia e l’Ambiente e direttore del dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento, che è anche membro dell’Osservatorio.

La Regione Puglia si dimostra all’avanguardia nel campo delle fonti energetiche alternative, favorendo e sostenendo una economia basata sull’idrogeno prodotto mediante l’utilizzo di energia da fonte rinnovabile. L’Osservatorio Regionale sull’Idrogeno è lo strumento per monitorare e analizzare i dati relativi alla filiera dell’idrogeno e per fornire supporto nella definizione della programmazione regionale. L’obiettivo è quello di raccordare le iniziative promosse ed incentivare più efficacemente l’economia basata sull’idrogeno prodotto da fonte rinnovabile. Sono venticinque i componenti dell’Osservatorio: esperti rappresentativi della filiera della produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (Terna Spa, Snam Spa, Edison Spa e Tages Capital Sgr Spa) del settore della produzione di idrogeno e celle a combustibile (Eni Spa e Hydrogen Energy Solution Srl), del settore della ricerca (Enea, Cnr Itae, Rse Spa), delle università (Università del Salento, Politecnico di Bari, Lum, Università di Bari), da rappresentanti dell’Anci Puglia, delle associazioni ambientaliste (Fareambiente mee, Legambiente Puglia, Wwf Puglia), dei distretti produttivi pugliesi attivi nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica (La Nuova Energia, Ditne, Des Puglia), degli enti non a scopo di lucro attivi nella promozione dell’uso dell’idrogeno (Fondazione Bruno Kessler, Fondazione The Hydrogen University) e da rappresentanti delle strutture regionali con competenza nei settori energia, mobilità, ambiente e innovazione.

«La Regione Puglia con il supporto delle istituzioni accademiche sul territorio e le industrie del territorio sta puntando fortemente sulle tecnologie legate all’idrogeno. Sono previste 3 Hydrogen Valleys (Brindisi, Taranto, Cerignola); è in atto un’intensa attività per la decarbonizzazione di acciaierie d’Italia; i principali attori coinvolti nell’ambito della mobilità e dei trasporti stanno investendo moltissimo nello sviluppo di tecnologie per l’uso dell’idrogeno», afferma Marco Torresi, professore di Macchine a Fluido del Politecnico di Bari, e coordinatore Nazionale dello Spoke 14 «Idrogeno e nuovi Combustibili» del Most.

«Dal confronto berlinese è emerso chiaramente quanto la convergenza di intenti fra governanti, legislatori, ricercatori e industriali, crei le condizioni affinché la rivoluzione legata all’idrogeno verde possa aver luogo – continua Torresi –. I problemi che finora hanno impedito la diffusione delle tecnologie legate all’idrogeno non sembrano più insormontabili. Produttori e distributori di idrogeno sono pronti a investire affinché l’idrogeno verde sia reso disponibile; l’industria dell’energia e dei trasporti sta investendo per rendere possibile l’uso dell’idrogeno; i legislatori stanno facendo notevoli sforzi per incentivare e facilitare l’uso dell’idrogeno. Sono emerse alcune criticità legate principalmente all’attuale carenza di idrogeno e, soprattutto, di idrogeno verde, la necessità di testare sul campo le tecnologie finora sviluppate per verificarne la durabilità nel tempo, l’accettazione da parte della società civile di infrastrutture per la produzione e l’utilizzo dell’idrogeno. L’accettazione non può essere slegata dalla conoscenza e quindi da un processo di informazione trasparente».

Uno scenario complesso, dunque, come spiega Ficarella: «Stiamo andando verso un sistema multienergetico, quindi saranno diverse tecnologie che dovranno garantire la disponibilità di energia col la massima sostenibilità e sicurezza dell'approvvigionamento, e minimo impatto ambiente possibile. L'idrogeno è parte di un assetto globale, tuttavia non è l'unica tecnologia sulla quale puntare: ci sono altre filiere tecnologiche rinnovabili e sostenibili che dovranno essere sviluppate, si pensi all'eolico, solare, combustibili innovativi, recupero energetico, altre fonti energetiche. L'idrogeno è anche protagonista dell'Innovazione dei processi industriali come quello della produzione dell'acciaio, con ricadute sulla ricerca e sull'economia per quelli che saranno gli interventi di innovazione degli impianti produttivi. È auspicabile avviarsi verso un nuovo aspetto della nostra società che integri le energy Communities, la smart mobility, le smart Cities con la creazione di opportunità di sviluppo locale, in particolare delle nostre giovane e dei nostri giovani».

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