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Bari, ombrellone e lettini affittati due volte: il malvezzo rischia di finire in rissa

Bari, ombrellone e lettini affittati due volte: il malvezzo rischia di finire in rissa

 
Monica Arcadio

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Monica Arcadio

Bari, ombrellone e lettini affittati due volte: il malvezzo rischia di finire in rissa

Il racconto di una professionista: io abbonata che trovo la mia postazione occupata

Domenica 13 Agosto 2023, 14:07

BARI - «Solo quando ho chiesto di risolvere la questione in presenza dei carabinieri sono finalmente riuscita a riavere la mia postazione occupata da alcuni ragazzi stranieri che avevano pagato regolarmente il biglietto. E pensare che qualche giorno prima, per lo stesso motivo, si è addirittura sfiorata la rissa». Comincia così il racconto di un movimentato, alquanto grottesco, pomeriggio in spiaggia di una professionista barese.

Siamo nel Lido San Francesco di Bari. La donna, che preferisce mantenere l’anonimato, ha deciso di raccontare la vicenda alla Gazzetta con l’obiettivo preciso di porre fine ad un anomalo rituale che, secondo lei, si registra puntualmente nella struttura. «Giovedì è toccato a me - spiega - ma accade spesso di arrivare in spiaggia e di ritrovare la postazione occupata da altri. Domenica scorsa un’altra bagnante, per l’agitazione, è finita in infermeria. Stesso copione, spesso, per chi ha postazioni in prima fila».

Tutto è iniziato intorno alle 15,30. «Sono arrivata alla mia postazione – dice la donna - e ho scoperto che all’ombrellone, già aperto, erano appesi degli abiti. Ho provato a chiedere di chi fossero ma nessuno sapeva nulla. Ho preso i vestiti e li ho spostati, avvisando il bagnino. È stato lui a chiedermi di spostarmi ad un’altra postazione (concedendomi addirittura la prima fila) perché la mia era stata ceduta a un gruppetto di stranieri. Sono stata sbattuta dinanzi ad una realtà che davvero facevo fatica ad accettare visto che, sul mio contratto di abbonamento, si parla chiaramente di uso esclusivo dell’ombrellone dal 1° giugno al 31 agosto».

Inevitabile, quindi, la discussione tra la signora e il bagnino, che la invita a spostarsi, su precise indicazioni della direzione. La scena si è consumata sotto gli occhi increduli dei ragazzi stranieri che provavano a capire cosa stesse accadendo. «Mi sono rifiutata di lasciare la postazione – prosegue – invitando la responsabile della direzione a chiarire il malinteso. A nulla è servito l’estenuante tentativo del bagnino di mediare tra me e i ragazzi per trovare un accordo». Il diverbio è proseguito fino a quando la donna ha chiesto di risolvere la questione in presenza di un pubblico ufficiale. A quel punto sono stati i ragazzi a finire in un’altra postazione. «Una vicenda assurda. Difficile restare indifferenti – sottolinea - visto che dall’inizio della stagione siamo appiccicati come sardine nel lido, in barba alle norme relative al distanziamento tra un ombrellone e l’altro».

«Abbiamo 1.400 postazioni con ombrelloni e due lettini. Succede spesso che arrivino tanti stranieri. Loro, forse perché nei Paesi di provenienza non accade, non sanno che qui in Italia ci sono ombrelloni in abbonamento e quindi si scelgono la postazione che più gli piace», replica uno dei responsabili dello stabilimento, Mario Staffieri.

«Non sempre i nostri bagnini riescono a seguire tutti coloro che arrivano in spiaggia, soprattutto in questo periodo di grande affluenza – prosegue – e quindi ci ritroviamo dinanzi a queste spiacevoli situazioni. Non vogliamo arrecare danni ai nostri clienti e ce ne scusiamo se accade. Per questo motivo cerchiamo poi di sistemarli in postazioni migliori rispetto a quelle assegnate».

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