Sabato 06 Settembre 2025 | 09:01

Bari, autorità portuale: «Marisabella, trovati gli ultimi 16 milioni. Ora è tempo di ricucire la città al suo porto»

 
Giovanni Longo (foto Donato Fasano)

Reporter:

Giovanni Longo (foto Donato Fasano)

Bari, autorità portuale: «Marisabella, trovati gli ultimi 16 milioni. Ora è tempo di ricucire la città al suo porto»

L'ansa sarà pronta tra due anni. «Tassa di soggiorno? Bene se serve per erogare servizi, un danno quella aeroportuale»

Sabato 08 Luglio 2023, 13:00

BARI - «Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è impegnato ad intervenire finanziariamente a sostegno del Provveditorato alle opere pubbliche. Una parte dei fondi, invece, sarà coperta con i nostri fondi». Trovati i 16 milioni di euro che serviranno per completare l’ansa di Marisabella, infrastruttura ritenuta indispensabile dagli operatori portuali. Ad annunciarlo, il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale Ugo Patroni Griffi. «L’opera strategica e di fondamentale importanza per lo sviluppo dell’intera economia non solo barese ma dell’intera regione, sarà pronta tra 2 anni», annuncia. Tra il dragaggio costato più del previsto e le materie prime aumentate, complice un iter temporale diluito nel tempo, la «coperta» finanziaria era diventata più corta, rendendo più complicato realizzare pavimentazione, illuminazione (torri faro) e sistema di recupero delle acque piovane. Problema superato. «L’opera non è ancora completata (i lavori procedono speditamente) eppure abbiamo già registrato l’interesse dei più grandi operatori mondiali. L’infrastruttura consentirà di decongestionare il porto e di organizzare in maniera più coerente tutte le altre attività, migliorando la permanenza nello scalo di croceristi e passeggeri. Soprattutto, sarà un porto ancora più sostenibile. E ricordo che, nella sua classe di grandezza, lo scalo è il meno inquinato d’Europa».

I numeri sono in crescita - . Da vocazione industriale e agricola, il porto si sta trasformando in hub più commerciale. Se nel periodo gennaio-aprile 2019 sono state movimentate in quattro mesi 2,2 milioni di tonnellate di merci, quattro anni dopo, negli stessi primi mesi dell’anno, il dato supera i 2,6 milioni. Complessivamente nel 2022 sono transitate quasi 6,1 milioni di tonnellate di merci in colli a bordo di 200mila tra camion e rimorchi.

In crescita anche il traffico passeggeri e crocieristico. Da gennaio ad aprile 2023, sul fronte traghetti, transitati 197mila passeggeri, dato che riporta lo scalo quasi ai livelli del 2019 (209mila), ante pandemia. Quanto alle crociere, «non è l’anno migliore ma non per ragioni legate all’attrattività di Bari, ma perché in Adriatico ci sono meno navi (alcune sono state vendute e oggi operano altrove a causa dei danni economici nei bilanci a causa del virus)». A proposito di crociere, «stiamo realizzando il nuovo terminal, altra opera necessaria. Sarà un luogo di aggregazione inserito ci auguriamo in un contesto più ampio. Mi piacerebbe molto gettare le basi per ricucire la città al suo porto, costruendo in futuro passerelle aeree che collegano Bari vecchia allo scalo in modo che i cittadini possano consumare un aperitivo davanti a una nave da crociera, ammirando le manovre in porto al tramonto».

Ma torniamo al presente e a alle criticità - «A volte la burocrazia rappresenta un freno, su molte opere potremmo andare avanti molti più velocemente, ci sono istituzioni che hanno potere di rallentare le opere, circostanza davvero frustrante per noi». E va avanti anche il progetto porto turistico da realizzare all’altezza del molo San Cataldo. «La settimana prossima sarà a Bari il Comandante generale delle Capitanerie di Porto per fare il punto con il sindaco. L’obiettivo è far partire quanto prima la conferenza di servizi, sperando che a nessuno venga in mente di negare a Bari il diritto ad avere finalmente un porto turistico. Oggi c’è un grande mercato. Dunque, l’opera va fatta senza se e senza ma».

Una vocazione che caratterizza anche altri scali che fanno parte dell’Autorità, a partire da Monopoli. «Sta diventando un porto gioiello destinato ad accogliere un turismo medio alto se non altissimo. Abbiamo chiesto un incontro con il sindaco perché gli operatori hanno percepito alcune resistenze che sono convinto supereremo. L’obiettivo è farne una capitale dei maxi yacht. Noi vorremmo che diventasse la nostra piccola Portofino. Le potenzialità dell’indotto in questo segmento sono incredibili».

Infine, ecco il commento di Patroni Griffi sulla tassa di soggiorno che il Comune sta per introdurre: «Se serve per garantire servizi in più va benissimo. Conoscendo il sindaco Decaro e l’assessore Pierucci sono certo sarà così». Quanto alla tassa aeroportuale, Patroni Griffi non fa giri di parole: «È dannosa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)