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Dall’educazione finanziaria alla felicità aziendale: a Bari il «Pink talk»

 
Redazione online

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Dall’educazione finanziaria alla felicità aziendale: a Bari il «Pink talk»

L’appuntamento di Confindustria e dei Giovani Imprenditori si tiene con il sostegno di Deloitte, Network Contact Dedalus, Sidea Group, Susan Komen e le Cicale

Giovedì 08 Giugno 2023, 09:05

Ma davvero la Puglia non è una regione per donne? Sembrerebbe così, ad esempio per occupazione: quart’ultima in Europa. Eppure anche in questa regione non mancano straordinarie esperienze di promozione del ruolo economico e del benessere delle donne. Ci sono imprese e associazioni che insegnano competenze digitali alle disoccupate e poi le assumono; ci sono start up al femminile che inventano prodotti e servizi innovativi per la salute delle donne; e ci sono aziende che si affidano alle donne per fare innovazione vincente.

Per far conoscere queste buone pratiche i Giovani Imprenditori di Confindustria Bari e BAT hanno organizzato a Bari la seconda edizione di Pink Talk, che ha il sostegno di Deloitte, di Network Contact Dedalus, Sidea Group, Susan Komen e le Cicale. Un evento corale, un confronto a più voci che vedrà, fra le altre, una testimonianza d’eccezione, quella dell’attivista iraniana per i diritti umani Pegah Moshir Pour, nota in Italia anche per il suo intervento a Sanremo 2023.

L’apertura dei lavori, in programma dalle 16 di oggi pomeriggio al Fortino Sant’Antonio di Bari, sarà affidata al presidente dei Giovani Imprenditori Donato Notarangelo, al sindaco di Bari Antonio Decaro, alla direttora del Dipartimento dello Sviluppo economico della Regione Puglia Gianna Elisa Berlingerio.

«La questione femminile non interessa solo le donne - spiega Notarangelo - perché accrescere il loro ruolo nella società fa crescere anche l’economia. Il tema appassiona, e lo dimostra il fatto che la prima edizione di Pink Talk, lo scorso anno, ha attirato oltre 100 partecipanti. Con questa seconda edizione ci auguriamo di aumentare ancor di più il nostro seguito per far sapere a un numero sempre maggiore di persone che anche in Puglia, nonostante sia quart’ultima in Europa per occupazione femminile, abbiamo straordinarie iniziative in tema di parità di genere, di imprenditorialità femminile e di promozione del benessere delle donne. In questa giornata - conclude Notarangelo - presenteremo esperienze differenti, ma tutte offrono ottimi modelli da emulare».

Dopo i saluti seguirà un panel molto ricco di relatori, selezionati dall’imprenditrice Marilù Fiore, componente del Direttivo dei Giovani Imprenditori Gruppo di Lavoro Pari Opportunità. «Da attivista nelle tematiche su parità di genere, ho deciso di sostenere il progetto Pink Talk attenzionando una tematica importante che fatica ancora prender piede in Puglia in cui la forbice del gender gap è ancora particolarmente ampia. L’obiettivo è, in quanto giovani imprenditori, poter fare concretamente la differenza portando sul territorio esponenti e figure di spicco nel mondo dell’imprenditoria e non solo. Creare un touch point tra imprenditrici/imprenditori e studenti/studentesse, uomini/ donne o startupper. La mission del Pink talk è creare una cultura d’impresa inclusiva e far luce su tematiche attuali».

Il programma dell’evento sarà ampio. I relatori tratteranno argomenti come Certificazione parità di genere, stem, educazione finanziaria, sanità, welfare e felicità aziendale. Tra le donne che lavorano solo il 28% ricopre una posizione manageriale, poche sono le donne a ricoprire ruoli apicali o direttive. «Vogliamo con questo progetto - aggiunge Fiore - raccontare storie di donne imprenditrici che sono riuscite a conciliare vita/lavoro e che possano essere da esempio anche per le nuove generazioni.

Tra le esperienze, SheTech, ente no profit che contribuisce a portare la parità di genere nei settori digital e tech in Italia, attraverso attività di networking, formazione e sensibilizzazione, e Aulab, la prima Coding Factory Italiana nell’ambito della formazione e dello sviluppo software, hanno unito le forze nel 2019 e creato un progetto per formare sviluppatrici full-stack e aumentare il numero di donne programmatrici in Italia. Grazie al supporto di alcune aziende partner di SheTech, le vincitrici delle borse di studio possono frequentare il corso erogato da Aulab gratuitamente e fare poi un colloquio per entrare in azienda. Una delle tante storie di successo è quella di una giovane partecipante della prima edizione: aveva iniziato a programmare anni fa come autodidatta, ha frequentato il corso di Aulab e subito dopo ha iniziato uno stage nell’azienda che le aveva fornito la borsa di studio. Tuttora lavora come Frontend Developer nella stessa azienda.

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