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Tassa di soggiorno, il Comune di Bari lima i dettagli, ipotesi Ztl accessibile ai turisti

 
Francesco Petruzzelli

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Francesco Petruzzelli

Tassa di soggiorno, il Comune di Bari  lima i dettagli,  ipotesi Ztl accessibile ai turisti

La nuova imposta da 1,50 fino a 4 euro al giorno. Ok definitivo in aula atteso entro metà giugno per consentire l’entrata in vigore a ridosso del Ferragosto

Giovedì 01 Giugno 2023, 13:16

BARI - Il rischio è una serie di emendamenti che sostituiscano in parte alcune norme. Già si dibatte sul «comitato di indirizzo» su chi, come, quando e perché dovrà interferire su quel tesoretto annuale da 2 milioni di euro che il Comune conta di incassare dal nuovo balzello. Ma si ragiona anche sui servizi ai turisti, in primis su una sorta di lasciapassare ai visitatori che in auto, e per le operazioni di carico e scarico dei bagagli, dovranno necessariamente raggiungere i b&b del borgo antico superando le forche caudine dei varchi della Ztl.

L’imposta di soggiorno irrompe nei lavori del Comune, con una serie di audizioni e incontri che dalla prossima settimana caratterizzeranno la vita delle commissioni consiliari. Si inizia lunedì dalla congiunta Cultura e Bilancio e si prosegue con Decentramento e Trasparenza, tutte a convocare l’assessore Ines Pierucci e i relativi dirigenti per analizzare la portata della nuova imposta, che varierà da un 1,50 euro a 4 euro in base alla struttura ricettiva scelta.

Insomma, un rush finale per arrivare alla prima data utile di Consiglio che approvi definitivamente entro metà giugno il testo, facendo così scattare il countdown legislativo dei 60 giorni per l’entrata in vigore (che conti alla mano dovrebbe avvenire a ridosso del Ferragosto e comunque a stagione estiva ormai ampiamente al giro di boa). Il vero tema che tiene banco in queste ore è la composizione del comitato di indirizzo che all’articolo 14 indica in modo molto generico la presenza di delegati al tavolo, allargato alle associazioni di categoria, che dovrà stimolare proposte e suggerimenti per l’utilizzo dei proventi dell’imposta di soggiorno. Risorse sulle quali i cinque Municipi hanno già raddrizzato le antenne, temendo disparità territoriali ad esclusivo appannaggio dei quartieri più centrali e a discapito delle periferie.

«Per queste ragioni occorre, a nostro avviso, inserire nel comitato di indirizzo i presidenti di Municipio per una maggiore concertazione nelle scelte» il ragionamento del presidente della commissione Decentramento, Leo Magrone. «Ma in una prima fase di attuazione dell’imposta bisognerebbe coinvolgere nel comitato anche una delegazione di consiglieri comunali, essendo nelle competenze del Consiglio la potestà sulle norme relative ai bilanci e ai tributi. Dobbiamo avere contezza delle risorse della imposta di soggiorno e del suo successivo riutilizzo» avverte il consigliere di centrodestra Pasquale Di Rella.

Anche gli stessi Municipi durante i pareri allegati alla delibera comunale hanno dibattuto sull’opportunità o meno di prevedere dei propri delegati all’interno di questo comitato di indirizzo (che invece le associazioni di categoria, in primis Federalberghi, avrebbero voluto trasformare in «commissione paritetica»).

Intanto gli uffici comunali di polizia locale e traffico sono già al lavoro per immaginare un sistema (una sorta di lista bianca) che consenta ai turisti che sceglieranno di soggiornare a Bari vecchia, e che quindi pagheranno l’imposta, di poter varcare liberamente gli accessi della Ztl, almeno per le operazioni di carico e scarico bagagli (e relativi passeggeri). Oggi il sistema di accessi nel borgo antico prevede due fasce orarie (9-11 e 16-18) per le operazioni di carico e scarico, pensate esclusivamente per residenti e commercianti e che di certo non possono tenere conto dell’andirivieni a tutte le ore dei flussi turistici. Il nuovo sistema dovrebbe quindi basarsi sul numero di targa che il turista comunicherà preventivamente al titolare del b&b al momento della prenotazione e che questi poi trasmetterà alla sala operativa dell’Amtab.

«È un sistema che utilizzano già in altre città come Parma - spiega il consigliere Magrone - e sul quale abbiamo chiesto agli uffici comunali di attivarsi. Proprio per dare ai turisti i primi servizi di accoglienza». Servizi turistici che proprio l’imposta dovrà finanziare, dall’offerta culturale alla valorizzazione di beni e monumenti, passando per l’attivazione di infopoint, punti di accoglienza e servizi igienici.

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