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Bari, gli agricoltori protestano sul lungomare: «Siamo allo stremo»

 
Redazione online

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Bari, gli agricoltori protestano sul lungomare: «Siamo allo stremo»

Gli agricoltori sul lungomare di Bari

In duecento, con striscioni e bandiere, hanno contestato sotto la sede dell'assessorato regionale all'agricoltura per «l'inerzia della Regione»

Giovedì 18 Maggio 2023, 12:15

13:01

BARI - Agricoltori davanti alla sede dell’assessorato all’Agricoltura, per protestare contro «l'inerzia della Regione nell’offrire una prospettiva affidabile alle aziende agricole».

In duecento hanno manifestato questa mattina. Una delegazione è stata poi ricevuta dall’assessore al ramo e da alcuni tecnici. La manifestazione è stata organizzata da Confagricoltura; gli imprenditori agricoli sono arrivati da tutte le province pugliesi.

«L'agricoltura pugliese chiede rispetto e oramai è allo stremo», hanno scritto i manifestanti che con bandiere e striscioni hanno occupato parte del lungomare barese. «No bandi agricoltura verde, si agricoltori al verde»; «Minima lavorazione e sodo, tutti appesi al chiodo"; «Rispetto per la nostra agricoltura senza bandi la crisi fa paura» sono solo alcuni degli slogan e cartelli mostrati.

Gli agricoltori lamentano un certo immobilismo degli uffici, ridotti all’osso e impossibilitati a dare risposte celeri. Tutto questo in un contesto in cui le principali filiere produttive sono in grave difficoltà per la contrazione dei prezzi dei prodotti agricoli e per l’aumento dei costi di produzione.

«L'agricoltura merita rispetto, soluzioni efficaci e di essere sostenuta». Michele Laporta, presidente di Op Agritalia, Organizzazione di produttori con sede a Barletta, e presidente del Consorzio di promozione e tutela Uva di Puglia Igp, sostiene gli agricoltori che questa mattina stanno protestando davanti alla sede dell’assessorato all’Agricoltura, a Bari.
«Massima solidarietà ai coltivatori di ciliegie che hanno visto danneggiate le primizie. Il clima - aggiunge - diventa un’emergenza quando piove e anche quando non piove. Non c'è più tempo e contro il cambiamento climatico siamo sempre più esposti alla perdita del raccolto e di conseguenza alla incapacità di produrre sostentamento per l’agricoltore e per l’intera filiera». «L'agricoltura - continua - ha sempre avuto un ruolo sociale occupando migliaia di persone, oggi tocca alle ciliegie e domani chissà».
Tra le lamentele spicca la mancata attivazione delle misure a superficie nel nuovo Complemento di Sviluppo Rurale 2023-2027 (ex PSR), fondamentali per sostenere le coltivazioni biologiche e integrate. «Servono interventi strutturali - spiega Laporta - che salvaguardino i territori. Gli agricoltori hanno sempre avuto un ruolo fondamentale e, negli ultimi anni, si sono prese decisioni che hanno pian piano influenzato negativamente il reddito degli agricoltori, che hanno dovuto ridurre gli investimenti».

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