BARI - Innamorati dei fari, ma soprattutto innamorati. Lui le aveva fatto una proposta d'amore in cima al faro di San Cataldo a Bari e l'altro giorno sono avvenute davvero le nozze, in Trentino. E chi è stato il cerimoniere, ufficiale dello Stato civile? Lo storico guardiano del faro di Bari, Gaetano Serafino.
Insomma, galeotto fu il lampo di luce della lanterna, per Fabio Palagiano e Stefania Marchiori: lui, barese, 34 anni e lei veronese, nata a Negrar di Valpolicella, entrambi amanti del mare, delle nuotate e del nostro lungomare.
E guarda caso tutta la storia del fidanzamento in cima alla torre comincia in acqua, nella piscina del Cus Bari, a due passi dal faro: Fabio frequenta lo stesso corso del guardiano Gaetano Serafino e i due cominciano a scambiarsi qualche chiacchiera, fino a diventare amici. «Che bello il tuo lavoro, io adoro i fari!», dice il giovane barese. In cinque anni di nuotate, gli argomenti di dialogo continuano.
Poi, Fabio conosce la sua anima gemella, professoressa di Lettere a Rovereto. Colpo di fulmine. E a Fabio viene in mente l'idea di portare Stefania in cima al faro per dichiararsi: nel 2018, finalmente, il sogno si realizza dopo le dovute richieste e i permessi. Il faro propizia il sì, tra un raggio di luce e un orizzonte adriatico. Quindi Fabio si trasferisce a Rovereto per amore e per lavoro, passano quattro anni e l'altro giorno arrivano le nozze. Ovviamente, sulle partecipazioni di matrimonio è raffigurato un faro.
«E' stata una vera emozione – racconta il farista Gaetano Serafino – ricevere la richiesta di sposarli! Sì, ho celebrato il loro matrimonio civile, ricordando quel giorno di nuvole in cima al faro, rasserenato dagli occhi d'amore di questi due ragazzi».
Serafino, appena andato in pensione, non ha certo lasciato la zona del faro, perché ha trovato una casa in affitto proprio vicino a quella torre candida in cui ha vissuto da sempre, essendo figlio di Gaetano Serafino, a sua volta farista per decenni, nella torre costruita nel 1869.
La torre però non si è certo svuotata. La Marina Militare che gestisce il segnalamento attraverso Marifari, ha incaricato tre dipendenti della perfetta manutenzione e del lavoro quotidiano al faro. Nel frattempo, sono in dirittura d'arrivo i lavori di ristrutturazione che porteranno ad un nuovo sogno: la nascita del primo «Museo dei Fari e delle Radio» in Italia. L'inaugurazione sarà questa estate e – grazie all'impegno del Comune di Bari e della Regione Puglia con il progetto CoHen (Coastal Heritage Nation) – questa zona di Bari riserverà non poche sorprese ai cittadini. E chissà quanti altri amori!