La Zes Adriatica interregionale Puglia-Molise sale sul tetto del mondo. Sarà infatti Bari, dal 27 al 29 maggio 2024, ad ospitare la decima edizione dell’Aice, l’evento che coinvolge 4500 Zes e 2.260 Zone Franche di ben 140 Paesi del mondo. Una conferenza globale, per la prima volta in Italia, capace di riunire i vertici delle autorità politiche e istituzionali, gli investitori, i Ceo di importanti multinazionali e gli esperti più qualificati per discutere di sfide e opportunità del settore. E a cui far conoscere, di rimando, vocazioni, filiere produttive, asset strategici di Puglia e Molise con l’ambizione di attrarre investimenti di players internazionali.
L’incoronazione è arrivata al termine dell’edizione 2023, chiusasi ieri a Dubai. Una vera e proprio competizione che, dopo una precedente scrematura, ha visto il confronto con sei competitor provenienti da Regno Unito, Emirati Arabi, Corea del Sud e Filippine, e si è chiusa con la «finalissima» disputata contro la proposta di Liverpool. Il Board della World Free Zones Organizations, l’ente organizzatore della kermesse, ha scelto alla fine l’opzione adriatica, reputandola «eccellente» come da definizione del presidente Mohammed Alzarooni. Il Commissario straordinario del Governo della Zes, Manlio Guadagnuolo, autore della relazione finale, gonfia il petto: «È un risultato notevolissimo - spiega da Dubai alla «Gazzetta» - ottenuto grazie a una proposta organizzativa molto attrattiva e presentata, tra video e dossier, in modo suggestivo e coinvolgente». Due le linee guida sostanziali: «Innanzitutto - prosegue -, la valorizzazione delle nostre eccellenze territoriali, soprattutto dal punto di vista della attrattività degli investimenti. Hanno pesato, senza dubbio, i risultati che la Zes Adriatica ha ottenuto in questi mesi di attività, da quel 5 settembre in cui abbiamo avvitato lo Sportello unico digitale». C’è poi il profilo squisitamente organizzativo che tocca questioni molto concrete, dalla disponibilità dei posti letto alle location per l’evento, fino alla logistica, ai collegamenti e alla cena di gala. «Parliamo di un target molto alto e strutturato - spiega ancora Guadagnuolo -, orientato sulle 5 stelle, perché accoglieremo stakeholders di altissimo profilo e valore internazionale».
Il traguardo è stato anche il frutto di un lavoro collettivo che ha visto il Governo, a cominciare dai vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, e gli enti locali di riferimento in prima linea nel sostegno alla candidatura. È fisiologico che, a questo punto, il profilo dell’impresa tende a irrobustirsi con Intesa Sanpaolo che ha confermato, già a Dubai, l’intenzione di acquisire la qualifica di Platinum Partner/Sponsor dell’evento 2024, dando continuità all’accordo di collaborazione sottoscritto già nei giorni scorsi con Guadagnuolo e mirato al miglioramento del profilo di sostenibilità ambientale.
Ora, naturalmente, con un anno di tempo davanti, si tratta di costruire l’evento iniziando dai contenuti. Ogni edizione dell’Aice, infatti, pur nella varietà delle istanze e degli interessi rappresentati, trova un ancoraggio ad un tema specifico, sviscerato poi nel corso della manifestazione. Il ragionamento sui contenuti dell’edizione barese è partito già ieri, come racconta Guadagnuolo: «Nel pomeriggio abbiamo organizzato un lungo tavolo tecnico proprio su questo nodo, iniziando già a buttare giù delle idee. A breve - conclude - potremo indicare l’argomento che andremo a sviluppare all’interno del format barese». Il conto alla rovescia è già partito. E la macchina organizzativa anche.