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Nei cinema arriva «Percoco» la storia del mostro di Bari

 
Maria Grazia Rongo

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Maria Grazia Rongo

 Nei cinema arriva «Percoco» la storia del mostro di Bari

Ieri la presentazione dopo l’anteprima al Bif&st. In sala dal 13 aprile

Giovedì 06 Aprile 2023, 09:30

BARI - Un'atmosfera mortifera, che aleggia su tutte le scene intrecciandosi al sogno possibile di una città e di una nazione che stavano rinascendo dopo il disastro della guerra. Una sensazione di annichilimento che migra dal grande schermo allo spettatore, investendolo della potenza che il cinema, quello di talento, può dare. Sarà nelle sale cinematografiche italiane in anteprima il 13 aprile e con un evento speciale il 17, 18, e 19 aprile, Percoco. Il primo mostro d’Italia, diretto dal regista barese Pierluigi Ferrandini, che si ispira a Percoco, il romanzo dello scrittore barese Marcello Introna pubblicato per la prima volta da Il Grillo e poi nel 2019 da Mondadori, che ora lo edita nella collana degli Oscar.

Il true crime è la storia di Franco Percoco, il primo autore di una strage famigliare nell’Italia del boom economico, che nella notte tra il 26 e il 27 Maggio 1956, a Bari, nel quartiere Madonnella in via Celentano, uccise padre, madre e fratello disabile nascondendo i cadaveri in casa per circa dieci giorni e nel frattempo organizzando feste con gli amici. Un mostro, che indagando la radice della parola, è anche un prodigio di finzione, un doppio reso in maniera perfetta dalla fissità della fronte contrapposta alla estrema mobilità della mandibola dell’attore che interpreta Percoco, Gianluca Vicari.

Prodotto dal pugliese Cesare Fragnelli per Altre Storie con Rai Cinema, con il contributo di Regione Puglia e Apulia Film Commission, il film è stato presentato ieri a Bari, nel Cinema Galleria, (dopo l’anteprima al Bif&st) da regista, produttore, protagonista, scrittore, e cast, insieme alla presidente e al direttore dell’Apulia Film Commission, Anna Maria Tosto e Antonio Parente, coordinati dal critico Anton Giulio Mancino. Nel cast tanti attori pugliesi, a cominciare da due pietre miliari del teatro barese, Pinuccio Sinisi (il vicino di casa ex collega del padre di Franco Percoco) e Tiziana Schiavarelli (tenutaria di una casa di piacere), Giuseppe Scoditti, Rebecca Metcalf, Raffaele Braia, Pietro Naglieri, Francesca Antonaci, Fabrizio Traversa, Massimo Boccasile, Antonio Monsellato, e in un cameo anche Michele Mirabella (nel cast anche Federica Pagliaroli, Laura Gigante).

«Un film di quelli che si giravano una volta, con una cura unica, alla Mauro Bolognini», l’ha definito Mancino. Tosto, che ha ricordato anche la figura di Nico Cirasola, il regista barese scomparso qualche giorno fa, pioniere del cinema pugliese, ha sottolineato la singolarità del progetto e la soddisfazione dell’Afc per aver contribuito alla riuscita «di un prodotto qualificato e qualitativamente destinato ad alzare l’asticella del lavoro che stiamo facendo». Dello stesso avviso Parente che ha evidenziato il valore della compagine di attori pugliesi.
Ferrandini, al suo esordio nella regia di un lungometraggio, ha parlato dell’accurata ricostruzione delle atmosfere e degli ambienti del film. Sul suo protagonista ha commentato: «Appartiene a quella categoria di attori che dà tutto, in ogni sua espressione sono comprese due anime – ha detto – in un film che cerca di osare in tutte le direzioni, narrativa, scenografica, musicale».

Gianluca Vicari ha spiegato come è entrato nel personaggio soprattutto fisicamente, diventando il mostro che si aggirava sorridente per le strade della città mentre sulla sua fronte rimaneva impressa l’immagine della strage compiuta, e ha dedicato la sua interpretazione al padre che era aiuto regista «e mi ha fatto recitare dall’età di otto anni». Cesare Fragnelli ha raccontato la genesi del film, dalla telefonata di Parente che gli consigliava di leggere il romanzo di Introna perché si prestava benissimo alla trasposizione cinematografica, alla scelta di Ferrandini come regista «da ragazzini avevamo il sogno di fare il cinema in Puglia» – ha ricordato – fino all’opera di convincimento nei confronti di Rai Cinema per la coproduzione. Infine Marcello Introna, che ha detto di essere rimasto a bocca aperta per l’interpretazione di Vicari.

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