NOCI - Nasce a Noci un nuovo canile sanitario comunale. L’altra mattina, l’inaugurazione nella strada vicinale Murgia Albanese. L’immobile per decenni era una scuola rurale che accoglieva ragazzi che frequentavano le scuole nelle campagne.
È stata utilizzata anche come alloggio di fortuna per alcune famiglie. «Oggi l’abbiamo trasformata in canile sanitario unendo le forze di quanti intendono fare qualcosa contro il randagismo - dice il sindaco Domenico Nisi - negli anni scorsi l’associazione “Sos adozione a 4 zampe” ha dato una enorme mano ma avevamo la necessità di una struttura che in collaborazione con l’Asl completasse il percorso».
A seguito di un avviso pubblico si è registrata una manifestazione di interesse. L’associazione Il gabbiano si è candidata. «Qui gli animali saranno curati e ricoverati. La parte sanitaria è di competenza dell’Asl».
La struttura ospiterà 9 cani più un box per casi destinati all’isolamento. Vito Paradiso dirigente del servizio veterinario Asl di Putignano: «questa inaugurazione è un passo fondamentale per la gestione del fenomeno del randagismo che esiste da anni. Le associazioni hanno fatto sì che il randagismo potesse essere contenuto anche senza il canile sanitario. Uno degli impegni dell’Asl è quello di entrare nel cuore delle masserie disseminate nelle campagne e attraverso un’opera di sensibilizzazione nei confronti degli allevatori per regolarizzare cani randagi che per loro rappresentano animali da guardia».
In sostanza, anagrafe, microchippatura e sterilizzazione. Antonio Colamonaco direttore dell’unità operativa randagismo Asl: «è difficilissimo realizzare una simile struttura. Il fatto che si realizzi è una pagina storica per Noci. Il randagismo è un fenomeno biologico e Asl ed associazioni devono dialogare ed essere un corpo unico. Il randagismo è una nota stonata in un territorio meraviglioso. Si colpevolizza una specie animale che non ha colpe». Giulia Palazzo de “Il gabbiano”: «la comunità nocese sa bene quanto è stato fatto da Enza Ardone per sopperire a quanto accade a causa del randagismo nelle nostre strade. E’ un’attività che svolge con amore. Sono certa che ci sarà collaborazione perché tra noi non c’è competizione, siamo combattenti per le stesse finalità».
Enza Ardone ha espresso opinioni dissonanti: «rappresento l’associazione che ha operato negli ultimi 8 anni con l’autorizzazione del sindaco Nisi con stima e fiducia nel nostro operato. Abbiamo cercato di contrastare il randagismo. Abbiamo recuperato centinaia di cani. Abbiamo rifiutato il bando - dice Ardone - perché non lo abbiamo ritenuto congruo agli argomenti valutati negli anni. Ci saremmo aspettati un confronto con noi dopo il nostro rifiuto. Invece la gestione è stata affidata senza chiederci motivazioni alla protezione civile». Conclude: «Credo che a gestire una struttura debba esserci personale qualificato. Abbiamo amarezza ma continueremo a lavorare per non buttare l’impegno di 8 anni.