Sabato 06 Settembre 2025 | 14:49

L’innovazione 4.0 è made in PoliBa: premiato il creatore del veicolo OmniAgv

 
Barbara Minafra

Reporter:

Barbara Minafra

Il Politecnico di Bari

Il giovane ingegnere Ilario De Vincenzo ha brevettato il macchinario «reinventando» la ruota : il «progetto più innovativo dell’anno»

Mercoledì 01 Marzo 2023, 12:48

L’innovazione è giovane e può essere made in Puglia. La dimostrazione arriva seguendo l’esperienza di Ilario De Vincenzo, il 32enne che ha progettato e brevettato la tecnologia OmniAgv che ha appena vinto la 7° edizione del Premio Innovazione 4.0 di A&T con «il progetto più innovativo dell’anno».

Il contest torinese di Automation and Testing promuove l’innovazione competitiva tra aziende, start-up, centri ricerca e università. All’edizione 2023 hanno partecipato 124 realtà, 40 hanno superato il primo turno e di queste 9 sono arrivate in finale. A primeggiare è stato l’innovativo veicolo omnidirezionale elettrico e intelligente, in grado di gestire in autonomia la logistica aziendale, reinventando la ruota, di fatto eliminando il problema delle batterie (che si sostituiscono e ricaricano in appena 90 secondi dentro una stazione automatica) e movimentando carrelli pesanti anche 500 kg. A idearlo il team di Code Architects Automation di Santeramo in Colle (Rocco Nicola Lombardi, Davide Mannone, Christian Sette) nell’ambito di un partenariato pubblico-privato di intelligenze tecnico-scientifiche pugliesi, fra cui i centri di ricerca di Politecnico di Bari, Unisalento, Cnr e Cetma e la Bosch-Tecnologie Diesel di Modugno, finanziato dalla Regione Puglia con il bando Innonetwork.

L’ingegnere biscegliese ha deciso di non andare all’estero, di non diventare un cervello in fuga ma di investire in Puglia la sua formazione d’eccellenza pur riconoscendo che «è una scelta abbastanza coraggiosa, soprattutto al Sud».

Al Politecnico di Bari è stato il primo, su concessione del rettore, a laurearsi in anticipo sui tempi standard, in Ingegneria Meccanica. Concentrando gli studi su fluidodinamica, macchine a fluido e meccanica applicata, dopo la triennale nel 2011, anche la magistrale si è conclusa con la lode. La seconda tesi è stata una ricerca finanziata da una borsa di studio Ge Oil & Gas. Quindi dottorato di ricerca in Ingegneria Meccanica e Gestionale con il prof. Giuseppe Carbone, rifiutando un posto alla General Electric, e subito dopo un anno di Postdoc alla University of North Texas dove si è occupato di algoritmi e sistemi complessi. Nel curriculum docenze accademiche e varie pubblicazioni. Meccanica, meccatronica, intelligenza artificiale fra gli interessi, ma anche studi su scienze sociali e modelli epidemiologici.

«Il Politecnico di Bari - dice - dà una formazione teorica che è davvero una spanna sopra le altre. Chi prende molto a cuore la missione dell’apprendimento, davvero ne esce formato benissimo. Molto spesso si parla degli enti educativi del Sud come poco capaci di essere attraenti dal punto di vista lavorativo o aziendale e, anche se ora le cose stanno un po’ cambiando, la mia idea è che rispetto ai 40 anni di carriera che una persona può avere dopo la laurea, è molto meglio avere 5 anni di formazione di altissimo livello, che ti preparano bene per qualsiasi aspetto, che ti danno la forma mentis adeguata per entrare nel mondo del lavoro padroneggiando bene la materia, piuttosto che fare come altre università che puntano a renderti molto operativo sin dal primo giorno ma poi magari, se non lacune, ti lasciano una capacità di spaziare tra i vari campi applicativi molto più ridotta. Ovviamente molto dipende dal percorso che si fa. Nella mia esperienza, aver incontrato persone geniali come il prof. Carbone, è stato uno stimolo importante e ancora oggi lui resta una grande fonte di ispirazione».

Da febbraio 2018 De Vincenzo è ingegnere meccanico capo della R&S di Code Architects Automation, e responsabile dell’area di progettazione meccanica. La sua attività copre i processi coinvolti nella progettazione meccanica di robot industriali, veicoli a guida autonoma progettati sulle esigenze dei clienti: progettazione concettuale, modellazione matematica e fisica, design del veicolo, ottimizzazione strutturale, disegni tecnici, coordinamento e supervisione della produzione, algoritmi di navigazione e strategie ottimali per la guida autonoma.

Ha ideato la ruota omnidirezionale modulare Aptius, brevettata da Code Architects Automation, che evolve la ruota Mecanum pensata da Bengt Ilon nel 1973.

«OmniAgv è un po’ l’orgoglio di tutti. Negli anni ha creato un tessuto di relazioni molto proficuo tra aziende private, enti pubblici e produttori locali che hanno contribuito alla realizzazione dei progetti e al montaggio dei componenti. È un progetto nato in Puglia, pensato da professionalità nostre, con un finanziamento regionale, che resta a beneficio del territorio ma che può essere applicabile ad altri ambiti. Lo vedo proprio - dice De Vincenzo che alla A&T di Torino ha ricevuto l’attestato di merito nella categoria aziende - come un risultato virtuoso della collaborazione pubblico-privata».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)