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Bari, «bisognino» legittimo: scagionato ausiliario della sosta per essersi assentato a lavoro

 
Francesco Petruzzelli

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Francesco Petruzzelli

ausiliario del traffico

L’azienda Amtab gli aveva contestato «l’allontanamento dal posto di lavoro» e «l’atteggiamento irriguardoso»

Venerdì 24 Febbraio 2023, 12:51

12:55

BARI - Tutta colpa del «bisognino» impellente. Che gli sarebbe potuto costare due ore di multa, praticamente 30 euro in meno in busta paga. Ma il Collegio di conciliazione e arbitrato gli dà ragione perché «il datore di lavoro non ha assolto adeguatamente all’onere della prova e a fondamento dell’azione disciplinare». E così la pausa per andare in bagno viene giustificata. Protagonista della storia un ausiliario della sosta dell’Amtab di Bari, nei giorni scorsi «riabilitato» per il suo momentaneo allontanamento dal luogo di lavoro – a controllare pass e grattini nella zona di piazza Prefettura e di corso Vittorio Emanuele – dovuto dall’esigenza di espletare una necessità fisiologica. Non così invece secondo l’azienda, pronta a contestargli «l’allontanamento dal posto di lavoro» e «l’atteggiamento irriguardoso».

La vicenda nasce a settembre scorso quando nell’androne di Palazzo di Città l’allora presidente di Amtab Pierluigi Vulcano incrocia per caso il giovane ausiliario, intento a parlare con altre persone. Alla richiesta di spiegazioni – a detta dell’ausiliario con «toni tali da intimorire» - il lavoratore avrebbe risposto di essere lì per andare in bagno (servizio collocato al primo piano del palazzo comunale). Ma secondo la versione del vertice aziendale il lavoratore avrebbe replicato in maniera poco adeguata chiedendo persino la contestazione tramite una nota scritta.

«Atteggiamento poco collaborativo e sereno da parte del dipendente nei confronti del datore di lavoro» ha confermato il collegio arbitrale, derubricando così la multa a semplice censura. Ma il collegio ha al tempo stesso dato pienamente ragione all’ausiliario della sosta, almeno in un fronte: l’aver dimostrato con una serie di prove «fin troppo accurate» le ragioni di quel breve stazionamento al piano terra del Comune, unico luogo per accedere poi ai servizi igienici. L’ausiliario ha infatti allegato diverse prove, tra le quali il certificato che attesta la sua patologia (una prostatite), gli scontrini di alcuni farmaci acquistati per la cura e persino alcune foto con tanto di geo-localizzazione, ora e data per dimostrare che in quel momento era davvero intento a raggiungere la toilette collocata ai piani superiori del Comune.
«Ma l’androne di Palazzo di Città – ha sostenuto il legale di Amtab – non è il luogo adatto per mantenere la fila per accedere ai servizi igienici». Di diverso avviso l’arbitro a difesa del lavoratore: «I dipendenti sono autorizzati ad espletare i bisogni fisiologici durante l’orario di servizio. È una questione di dignità personale e dei lavoratori».
Insomma, una vicenda che farà discutere sicuramente le forze politiche al Comune che da tempo stanno chiedendo documentazione di tutte le spese legali sostenute in questi anni dall’azienda del trasporto pubblico locale, per la quale il bilancio del 2022 rischia di chiudere con un passivo di circa 6 milioni di euro. [f.petr.]

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