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Nodo Ferroviario Bari, nuovo sì del Consiglio di Stato: «I lavori per i binari possono partire»

Nodo Ferroviario Bari, nuovo sì del Consiglio di Stato: «I lavori per i binari possono partire»

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

«Nodo ferroviario di Bari, impossibile tornare indietro»

I giudici sospendono la sentenza del Tar di Bari: «Non c'era alcun motivo di ridiscutere il progetto»

Lunedì 16 Gennaio 2023, 11:29

17:46

BARI - I lavori del Nodo ferroviario di Bari possono proseguire senza alcuna limitazione. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato, che con una ordinanza ha sospeso integralmente la sentenza del Tar di Bari che aveva annullato la nuova autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla Regione smentendo su tutta la linea – per la terza volta – i presunti rischi ambientali insiti nel progetto da 390 milioni (di cui 204 del Pnrr) per eliminare il fascio di binari che taglia in due i quartieri Madonnella e Japigia di Bari.

Già a dicembre Palazzo Spada aveva emesso un decreto monocratico che congelava in via d’urgenza la decisione del Tar. Stavolta i giudici (Quarta sezione, estensore Monteferrante) hanno accolto in pieno le argomentazioni presentate da Rfi e Regione, demolendo le obiezioni dei proprietari di un immobile realizzato nella lama San Giorgio. Non c’era alcuna necessità – è detto in ordinanza - di ridiscutere da capo la scelta di far passare i binari all’interno della lama e dunque di valutare ipotesi alternative, perché a febbraio 2022 la Regione si è limitata a rinnovare la vecchia autorizzazione paesaggistica del 2014: «Non sussistono dunque specifiche previsioni di tutela sopravvenute, diverse da quelle già esaminate in sede di rilascio della autorizzazione paesaggistica originaria». Ne consegue che «in assenza di circostanze di fatto sopravvenute e tenuto conto dello stadio avanzato del procedimento, appare logico e coerente confermare la scelta localizzativa già operata e formalizzata in atti che i ricorrenti non hanno mai impugnato». I proprietari dell’immobile, insomma, si sono mossi tardi visto che da anni era stato emesso il decreto preordinato all’esproprio delle loro proprietà. In più, lo stop all’autorizzazione metterebbe a serio rischio i fondi del Pnrr. La discussione di merito è fissata al 30 marzo, ma già nei prossimi giorni Rfi potrà procedere alla consegna delle aree di cantiere all’appaltatore per l’avvio delle opere di costruzione dei binari.

LE PAROLE DELLA MAURODINOIA

«Anche se si tratta di una sospensiva in sede cautelare, e l’udienza di merito si terrà il prossimo marzo, al momento possiamo dirci sollevati»: così l’assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Anita Maurodinoia, commenta la decisione del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso di RFI e ha sospeso l’esecuzione della sentenza del Tar di Puglia, che due mesi fa aveva annullato l’autorizzazione paesaggistica data dalla Regione Puglia per il progetto «Nodo sud» della nuova linea ferroviaria a sud di Bari, un’opera Pnrr. «Con questa vicenda giudiziaria - aggiunge - potrebbero essere messi a rischio i finanziamenti del Pnrr, in quanto si potrebbe non rispettarne i tempi perché costretti a bloccare nuovamente lavori. Il nodo ferroviario è un’opera strategica fondamentale per ridisegnare la viabilità sia ferroviaria che stradale a sud di Bari, per riqualificare il litorale e per migliorare i collegamenti tra la città, le periferie e i comuni dell’hinterland, il tutto nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. E’ importante quindi che la vicenda giudiziaria si chiuda quanto prima senza vanificare gli investimenti fatti e gli impegni presi.»

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