BARI- Richiesto lo stato di calamità naturale per le grandinate che ad agosto e settembre 2022 hanno colpito le aree rurali di Foggia, Bari e Lecce causando gravi danni alle produzioni agricole. Lo comunica Coldiretti Puglia in relazione alla delibera della Giunta regionale, su proposta dell’assessore pugliese all’Agricoltura Pentassuglia, con la quale è stata avanzata la richiesta al ministero delle Politiche agricole.
Le violente grandinate colpirono in particolare i Comuni di Salice Salentino in provincia di Lecce, e aree rurali di Lucera e Torremaggiore in provincia di Foggia, quelle di Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Casamassima, Mola di Bari, Noicattaro, Rutigliano e Turi in provincia di Bari. Il maltempo ha colpito vigneti, oliveti, orti e frutteti, con otto frutti su dieci distrutti dopo che la siccità aveva compromesso le piante, in grave stress idrico.
Il 2022 si classifica fino a ora a livello globale come il quinto anno più caldo di sempre, con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani superiore di 0,87 gradi rispetto alla media del Ventesimo secolo. «Il rischio idrogeologico riguarda contesti prevalentemente agricoli o naturali per il 67 per cento perché in Puglia la terra frana e si consuma anche a causa dell’abbandono delle aree rurali per fattori diversi - aggiunge Coldiretti -. A questo si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate