BARI - Sul tappeto verde (è il caso di dirlo) restano i problemi di sempre. La sporcizia, l’incuria e situazioni spesso al limite della legalità. Strani personaggi che si aggirano tra alberi e vialetti, qualche «vedetta» della malavita e quei mercatini improvvisati e settimanali (basta farsi un giro ogni giovedì) che trasformano siepi e panchine in bancarelle fai da te.
TEMPI MIGLIORI «Ci chiediamo da dove provenga tutta quella merce in vendita. Ogni volta che arrivano gli agenti della polizia locale è un fuggi fuggi generale. Questo è un bene pubblico. Questo luogo deve essere tutelato», è il mantra che ripete Lorenzo Scarcelli dal comitato di zona. Piazza Umberto attende tempi migliori. E non solo per la riqualificazione strutturale degli storici giardini, ma soprattutto per la riqualificazione sociale. In una piazza spesso alla ribalta della cronaca cittadina per bivacchi, risse, spaccio e microcriminalità.
PRESIDIO «La situazione è leggermente migliorata. Vediamo più controlli. Guardi lì, mentre parlo con lei ci sono di fronte due poliziotti in borghese della squadra antiscippo, a due passi dagli anziani che giocano a carte. Questa presenza dello Stato ci trasmette serenità ma occorre fare di più. E noi continueremo a fare ogni tipo di segnalazione per rendere la piazza più vivibile», dice ancora Scarcelli.
TRE PIAZZE Una zona sulla quale spesso si riversano le problematiche di altre piazze «calde» del Murattiano, le vicine Moro e Cesare Battisti. Non a caso la parte della piazza (verso la stazione) delimitata da via Crisanzio e da via Prospero Petroni diventa spesso un ricettacolo di rifiuti. Tra indumenti, cartoni e resti di cibo abbandonati tra le panchine e le siepi. «Queste tre piazze – sentenzia Scarcelli – vengono considerate la periferia del centro. E invece sono angoli ricchi di bellezze e di storia. Sono posti da tutelare».
COINCIDENZE E, per uno strano scherzo del destino, la situazione attorno a piazza Umberto sembra essere migliorata da circa due settimane. Da quando è scattata una piccola area pedonale per il cantiere che sta interessando il ripristino della pavimentazione, l’attraversamento stradale che unisce la piazza alla sua prosecuzione, via Sparano. «Da quando – spiega Scarcelli – non ci sono più auto parcheggiate abbiamo notato più tranquillità. I soliti malintenzionati sembrano aver abbandonato la zona. E sa perché? L’assenza di auto parcheggiate rende più visibile la piazza e scoraggia il malaffare che si nutre invece del buio e dei posti più nascosti».
NUOVA AREA PEDONALE? Da metà settembre infatti sono scattati diversi divieti sulla sosta e sul transito con inevitabili disagi per gli automobilisti meno attenti: chiuso il tratto della piazza che va da via Argiro e via Niccolò dell’Arca; chiusa l’intera via Beatillo e la sua prosecuzione sino all’incrocio con via Andrea da Bari. Creando di fatto un’enclave pedonale nel cuore della repubblica murattiana dei grattini e delle strisce blu. «Questa area pedonale a noi residenti e commercianti non dispiacerebbe affatto. La viabilità verrebbe comunque garantita dalla parallela via Melo» è la proposta del comitato al Comune.
cantieri «Entro la prossima settimana toglieremo il cantiere e riapriremo le strade, in largo anticipo rispetto al termine fissato al 6 novembre» annuncia intanto l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Galasso, non escludendo nelle prossime settimane delle verifiche da parte dei tecnici sullo stato di altri attraversamenti stradali che incrociano via Sparano. «Si tratta – aggiunge Galasso delle traverse, come ad esempio via Piccinni, via Dante e via Nicolai dove la pavimentazione è sottoposta al maggior traffico di auto e mezzi. Faremo quindi altre verifiche e se necessario chiuderemo alcuni tratti per eventuali lavori di manutenzione».