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Consorzio Rosa Marina nel caos: bocciato il bilancio preventivo

 
Isabella Maselli

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Isabella Maselli

Consorzio Rosa Marina nel caos: bocciato il bilancio preventivo

Controversa la questione sulla sicurezza nel villaggio vacanze

Mercoledì 31 Agosto 2022, 14:07

Per una manciata di voti l’assemblea del Consorzio di Rosa Marina ha bocciato il bilancio preventivo. Circa 200 degli oltre 1.500 soci del villaggio vacanze in provincia di Brindisi, quasi 6mila villeggianti, hanno partecipato all’assemblea di domenica, che aveva all’ordine del giorno il bilancio da circa 2 milioni di euro ma la cui discussione, a tratti accesa racconta chi c’era, è andata ben al di là delle cifre.

La questione più controversa sembra essere quella legata alla gestione della sicurezza, con polemiche sulla vigilanza, sulla viabilità interna, sui parcheggi selvaggi. Alla sicurezza, per esempio, sono destinati 450mila euro, quasi un quarto dell’intero bilancio, stessa cifra stanziata dalla scorsa amministrazione. Eppure si contesta la mancanza di controlli e sorveglianza, anche alla luce di recenti furti nelle ville. In discussione anche il ripristino dei gettoni per i consiglieri di amministrazione, l’aumento dei costi per gli eventi di intrattenimento, il mancano rinnovo del progetto delle settimane ecologiche, cioè il divieto nei weekend di usare l’auto nel tragitto verso il mare.

Anche sulla questione della viabilità interna e della presenza eccessiva di macchine, spesso «indisciplinate», si è consumato lo scontro: auto parcheggiate su stalli per disabili, passaggi pedonali o davanti agli ingressi delle ville.

Alla fine poco più del 13% dei consorziati ha partecipato alla discussione e al voto e, astenuti a parte, 82 hanno bocciato il bilancio a fronte dei 72 che hanno votato a favore. Ottantadue su oltre 1.500 significa, numeri alla mano, che circa il 5% degli aventi diritto ha fatto un atto di sfiducia all’attuale gestione del consorzio. Un 5% che però ha messo, almeno per il momento, in bilico la stabilità dell’ente. Bilancio non approvato quindi. Se fosse stato un Comune, probabilmente sindaco e giunta si sarebbero dimessi.

Ma in questo caso si tratta di un passaggio tecnico, rimediabile con una eventuale modifica alla proposta di bilancio da parte del cda, che si riunirà di nuovo nei prossimi giorni, per poi tornare in assemblea e sottoporre ancora il testo al voto dei soci, questa volta sperando in un risultato diverso che ne ribalti le sorti.

Non ci si aspetta, insomma, un passo indietro da parte di presidente e consiglieri di amministrazione. Contattato dalla Gazzetta, il cda ha fatto sapere di non voler rilasciare dichiarazioni e di non voler, per il momento, fornire la propria lettura di quanto avvenuto nella assemblea di tre giorni fa. 

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