Venticinque mesi di attesa per uno screening mammario. Un tempo ben oltre qualsiasi logica o possibilità di attesa. «Tanto che alla fine, come sempre, abbiamo deciso di ripiegare sui servizi della sanità privata, che in due giorni ci assicurano prenotazione ed esame. Anche se non è giusto».
La denuncia è del signor Aldo Di Caterino che dopo averci pensato, ha deciso di mettere nero su bianco la sua indignazione. «Mia moglie ha 59 anni. Ci fanno una testa così sulla necessità della prevenzione, ma da oltre dieci anni a questa parte non siamo mai, e dico mai, riusciti ad utilizzare la sanità pubblica. I tempi di attesa sono lunghissimi. Abbiamo sempre dovuto ripiegare su un centro privato, paghiamo 150 euro ed abbiamo il servizio. Ci troviamo benissimo, sia chiaro, sto parlando di un centro con le apparecchiature più all'avanguardia e medici di livello, ma ogni anno è un compromesso che ha il sapore della beffa».
Il signor Di Caterino quest'anno ha voluto ritentare a prenotare attraverso il portale Puglia Salute. «Ho letto di attese di 99 giorni per una mammografia, così con mia moglie ci siamo detti: “Va bene, prenotiamo. Non è un esame d'urgenza”. Mi sono collegato a giugno scorso, per trovarmi con la prima prenotazione possibile per il luglio 2024. Non ci volevamo credere. Sono 25 mesi di attesa. Altro che 99 giorni!».
Così anche quest'anno la signora sarà costretta a ripiegare su una struttura sanitaria privata. «Inizialmente ho pensato di cancellare la prenotazione – spiega il signor Di Caterino -. Poi mi sono detto: “no, la mantengo”. Per questi due anni farò nel privato e finalmente chissà nel 2024 mia moglie potrà usufruire del servizio pubblico».
Il signor Di Caterino non è una persona che ama le polemiche, la sua denuncia è più una questione di principio. «Come fanno a parlare della necessità di fare prevenzione e poi non garantire un servizio adeguato? Per non parlare di noi residenti a Triggiano. Avevamo un ospedale che era un gioiello, il Fallacara, e lo hanno chiuso senza creare alternative. Chi ha bisogno si deve rivolgere al Di Venere con problemi di spostamento notevoli. Basti pensare che non c'è un servizio di collegamento pubblico tra Triggiano e Carbonara. Quindi se devi andare in ospedale per una visita (dopo aver atteso due anni) devi prendere l'auto, ma non da solo, perché la viabilità e la possibilità di parcheggio per recarti al Di Venere è un incubo. Alla fine devi essere in grado di andarci in auto e per giunta accompagnato da qualcuno. Se questo è un servizio».
«Dove sono gli ospedali di prossimità, dove è la sanità pubblica? So bene che il mio caso non è l'unico e che forse non faccio neanche notizia, ma non è giusto - incalza -. In questo territorio si gestisce la sanità con criteri ragionieristici e invece non dovrebbe essere così. Si parla della vita delle persone. Per mia moglie a 59 anni fare i controlli è essenziale per poter stare tranquilla. Possibile che chi gestisce il servizio non se ne renda conto? Ecco, la mia indignazione vorrei non fosse solo per la storia in se che mi è capitata, ma che smuova l'indignazione di tutti. E soprattutto che non resti semplice sdegno. È il dopo che è essenziale. Che si faccia in modo che queste cose non accadano più, ma forse sono solo un sognatore».
La precisazione della Asl
La ASL ha verificato la posizione screening della sig.ra, il cui coniuge ha lamentato la lunghezza delle liste d’attesa per sottoporsi ad una mammografia. La signora in realtà ha ricevuto negli anni precedenti due inviti e un sollecito a eseguire la mammografia ma non si è mai presentata. La sig.ra oggi è stata nuovamente contattata dal Centro screening dell’Ospedale Di Venere, le è stato quindi proposto un appuntamento in screening spiegandone protocollo e modalità d’esecuzione. Si è fatto presente che, anche in caso di mancato invio della lettera d’invito, le mammografie in screening possono essere richieste al numero verde della ASL che la signora non conosceva.
In conclusione la signora contatterà il numero verde o la mail aziendale a fine novembre per programmare una mammografia a dicembre. Ha ringraziato per essere stata contattata mostrando soddisfazione per la professionalità e l’interessamento dimostrato