Una città a misura di studente non può avere gli affitti troppo alti e poche offerte di alloggio rispetto alla richiesta.
L'allarme parte da Link, il sindacato studentesco: i dati sui costi degli affitti delle stanze per gli studenti fuorisede parlano di un aumento, a Bari, del 4.3% , con un canone mensile medio di 275 euro per una camera singola.
E, non bastasse, di contro c'è stato anche un calo dell'offerta: il rischio di tendenze speculative, a questo punto, è dietro l'angolo.
Per questo i Link chiedono con urgenza un tavolo di confronto con il Comune per trovare, assieme, soluzioni che garantiscano un sistema di residenzialità adeguato.
L'aumento dei canoni di locazione di stanze per studenti è ancora più alto nel resto del Paese, dove i costi da sostenere, sempre per una stanza, rispetto al 2021 sono aumentati di una media dell'11% (fonte: Immobiliare.it). Superando quindi anche il dato generale dell'inflazione che si attesta all'8% circa. Ma da noi, l'aggravante è legata ad un altro, nuovo fattore.
«La domanda è cresciuta e di molto, mentre l’offerta è precipitata – spiega Silvana Federighi, senatrice accademica Uniba di Link Bari -. L'offerta, infatti, si è ridotta del 23%: mentre contestualmente la domanda ha visto una crescita del 78%. Sono dati premonitori di un ulteriore aumento dei prezzi e di nuove tendenze speculative» conclude. Il caro affitti, problema precedente a pandemia e inflazione, ha sempre messo in difficoltà le famiglie che sostengono i costi dell'istruzione universitaria dei propri figli e trasformandosi in un vero e proprio ostacolo all'accesso all'università.
La mancanza di politiche pubbliche di regolazione del mercato immobiliare rivolto a giovani e studenti ha pertanto lasciato la definizione dei canoni di locazione alle regole del libero mercato, orientandolo, quindi, alla massimizzazione del profitto per i proprietari, più che all'accessibilità per studenti, sostiene Link Bari. Per cui il caro affitti crea una forte lesione del diritto allo studio e, sempre secondo l’organizzazione studentesca, quella degli affitti per studenti è una fetta di mercato che sarebbe necessario regolare attraverso politiche pubbliche di welfare. Così come sarebbe necessario intervenire affinché sia rivisto il canone concordato per gli affitti, con tetti massimi calmierati.
«Il canone concordato nella nostra città non viene rivisto dal 2004» sostiene Gennaro Cifinelli, coordinatore di Link Bari.
«Riteniamo quindi necessario intervenire subito per limitare gli effetti del caro affitti ed evitare che ricadano sulle spalle dagli studenti e delle loro famiglie, rendendo ancora più inaccessibile la formazione universitaria. Siamo inoltre fortemente preoccupati per il crollo dell’offerta, tanti studenti e studentesse già l’anno passato hanno denunciato le difficoltà riscontrate nel trovare un alloggio nella città di Bari. Questa situazione non può essere ignorata e per questo abbiamo richiesto un incontro al Comune». «Per ridiscutere il canone concordato in modo da rendere Bari una città universitaria, accessibile e sostenibile».