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Bari: rimpianto sportivo, la piscina che non c’è

 
Francesco Petruzzelli

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Francesco Petruzzelli

Bari: rimpianto sportivo, la piscina che non c’è

La vasca olimpionica all’aperto in disuso dal 2019

Lo stadio del nuoto langue e al Pala San Pio infiltrazioni d’acqua

Domenica 24 Luglio 2022, 08:37

12:28

BARI - La piscina che aspetta l’acqua e il palazzetto che invece l’acqua non la vuole. Da dove? Dal soffitto. I paradossi sportivi riassunti in due casi emblematici a Bari. In una città che però può contare su decine e decine di impianti comunali. Tutti in attività, grazie alle gestioni esternalizzate, anche se con qualche carenza strutturale. Sperando che la «manna Pnrr» possa mettere ogni cosa al suo posto.

La falla

Lo chiamano Stadio del Nuoto, nei pressi della Fiera del Levante, ma da queste parti - almeno per ora - di potenziali Federica Pellegrini o Massimiliano Rosolino non se ne vedranno. Tutta colpa delle due vasche, una scoperta da 50 metri (è olimpionica, e non è poca cosa) e l’altra coperta da 35 metri, chiuse dal 2019 per alcuni problemi tecnici e strutturali. Come uscirne per rendere completamente fruibile un impianto che oggi può contare solo sulla vasca coperta da 25 metri limitando quindi le attività? «Per la vasca da 50 metri stiamo per portare in giunta un concorso di progettazione - annuncia l’assessore allo Sport Pietro Petruzzelli - che ci consentirà di ripensare tutti gli spazi esterni dello stadio del nuoto. Per la vasca coperta da 35 metri stiamo invece risolvendo i problemi legati ai filtri e alla copertura e reperendo le opportune risorse. Chiedo scusa a tutti gli sportivi ma stiamo davvero lavorando per individuare le migliori soluzioni progettuali e rendere completamente fruibile l’impianto».

Le infiltrazioni 

Quello dello stadio del nuoto sembra quindi un neo in una città che ha fame di sport. Ma che spesso deve fare i conti con le difficoltà legate alla manutenzione straordinaria degli impianti creando non poche difficoltà operative al vasto mondo di federazioni, associazioni e realtà sportive. Nel palazzetto di San Pio, che di recente il Comune ha candidato ai fondi del Pnrr, lo sanno bene gli attuali gestori che da da mesi stanno provvedendo a una serie di interventi come potatura dei pini esterni, messa in sicurezza di spogliatoi e servizi igienici e pulizia delle tribune. «Sono interventi necessari per garantire la prosecuzione delle attività, per dare risposte ai tanti bambini e alle tante famiglie che frequentano la struttura. Qui ad esempio ospitiamo il gioiello della Europa Volley di Serie B femminile», spiega l’attuale gestore Luca De Bellis . E per dirla con le sue parole («i tempi sportivi non coincidono con i tempi della burocrazia»),da queste parti attendono interventi strutturali importanti che il Pnrr potrebbe portare: una nuova copertura per dire addio alle infiltrazioni piovane, nuovi impianti di riscaldamento, l’efficientamento energetico e opere sul campetto di calcio tra illuminazione (funzionano solo dieci dei 40 faretti complessivi) e nuovo manto erboso che, ancora oggi, ha una omologazione solo temporanea. «Per garantire la normale prosecuzione delle attività non si possono mettere le pezze. Per fortuna - aggiunge De Bellis - possiamo contare sul sostegno del V Municipio che, laddove possibile, ci dà una mano. Qui abbiamo una missione da portare a termine: la crescita dei ragazzi e l’avviamento allo sport».

La candidatura 

Nei giorni scorsi il Comune non a caso ha candidato il palazzetto di San Pio ai fondi del Pnrr nell’ambito del piano da 6,5 milioni per l’impiantistica sportiva. Nel recente piano triennale delle opere pubbliche il Comune ha assegnato all’impianto 950mila euro per la riqualificazione del manto erboso del campo da calcio e i lavori di impermeabilizzazione. Poi arriverà un nuovo bando per una nuova gestione. Sperando che intanto non piova dal soffitto. E che l’acqua vada nella sua reale destinazione: nelle piscine comunali.

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