In Puglia e Basilicata
il caso
03 Luglio 2022
Massimiliano Scagliarini
BARI - Era almeno dal 2008 che il progetto di risistemazione del nodo ferroviario a sud di Bari prevedeva il passaggio dei binari attraverso lama San Giorgio attraverso un piccolo viadotto metallico. Una scelta tecnicamente obbligata, su cui nessuno dei Comuni interessati - quelli di Bari e Triggiano - ha mai espresso alcun tipo di obiezione. È invece stato il ricorso (inviato anche alla Procura) di due dei proprietari delle aree confinanti, insieme al comitato «di scopo» per l’istituzione del Parco naturale di Lama San Giorgio (che non esiste e di cui al momento non è prevista l’approvazione), a indurre il Tar di Bari a sospendere l’autorizzazione paesaggistica e dunque a bloccare i lavori per spostare i 10 km di ferrovia che tagliano in due i quartieri a sud di Bari.
CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION
Altri contenuti dalla Sezione:
PRIMO PIANO
Lascia un commento:
Condividi le tue opinioni su