I prezzi dei beni alimentari schizzano (come pubblicato venerdì dalla Gazzetta), tanto da costringere a rivedere i comportamenti dei consumatori (torna la lista della spesa, si va a caccia delle promozioni, si taglia il superfluo a tavola). Ma a gravare sul bilancio familiare sono soprattutto i costi energetici, nonostante gli interventi del Governo per ridurre l’impatto: da una parte c’è il caro bollette (luce e gas), dall’altra l’aumento a quanto pare inarrestabile del carburante. Con benzina e diesel che hanno nuovamente sfondato i due euro al litro (solo il diesel self di alcune compagnie è di pochissimo al di sotto), pure per il rifornimento dell’auto la tendenza è a ridurre i consumi. Ma non sempre vi si riesce, soprattutto quando ci sono esigenze irrinunciabili come utilizzare i mezzi per recarsi al lavoro.
In attesa di decisioni per calmierare ulteriormente i listini (la proposta di stabilire un tetto ai carburanti è ancora in piedi) e visti i prezzi medi praticati (benzina self a 2,018 euro al litro, con punte di 2,038 euro; diesel self 1,939 euro al litro, col picco di 1,953 euro; vanno poi aggiunti quasi 20 centesimi a ogni voce per il servito), le associazioni dei consumatori, per contrastare i maxi-rincari alla pompa («frutto di speculazione sulle tasche dei consumatori»), sono pronte a denunce penali. In base agli ultimi dati del Mite la benzina costa oggi il 21,3% in più rispetto lo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio vola al +27%. Questo equivale a un maggior costo per un pieno di verde pari a +17,05 euro, mentre un pieno di diesel costa addirittura 19,7 euro in più rispetto al 2021. Solo per i rifornimenti di carburante una famiglia si ritrova a spendere oggi 472 euro in più su base annua a causa dei nuovi incrementi e nonostante il taglio delle accise di 30,5 cent al litro disposto fino al prossimo 8 luglio dal Governo.
Il salasso delle bollette di energia elettrica e gas naturale non è da meno. I costi hanno raggiunto picchi senza precedenti. I prezzi all’ingrosso delle materie prime energetiche sono alle stelle e i consumatori finali devono fare i conti con pagamenti sempre più esosi. Anche in questo caso gli interventi del Governo, con l’azzeramento degli oneri di sistema, il taglio dell’Iva al 5% per il gas e il potenziamento dei bonus luce e gas, hanno soltanto attenuato l’impatto sulle famiglie, alle prese con importi più che raddoppiati in un anno. Secondo l’Osservatorio di SOStariffe.it la spesa per luce e gas è aumentata in modo significativo nel mercato libero, fino a raggiungere una punta del +142% nel confronto tra 2022 e 2021. L’analisi dell’evoluzione della spesa per le bollette riguardante diversi profili di consumo rileva che un utente con consumi ridotti (1.400 kWh di energia elettrica e 500 Smc di gas naturale in 12 mesi) registrerà a fine anno una spesa annuale di 1.264 euro con un incremento del 114% rispetto al 2021, mentre una coppia con consumi intermedi (2.400 kWh di energia elettrica e 800 Smc di gas naturale) pagherà in totale 2.120 euro, con un rincaro del 130%. Sono però i clienti che registrano consumi maggiori a dover fare i conti con gli aumenti più significativi: una famiglia di 4 persone (3.400 kWh di energia elettrica e 1.400 Smc di gas naturale di consumo) dovrà sborsare 3.415 euro in un anno (anziché 1.411 euro), con una crescita del 142%. Estendendo il confronto al 2020, i dati raccolti dall’Osservatorio di SOStariffe.it evidenziano come, rispetto a due anni, l’esborso per le bollette sarà ancora maggiore: per un single del 122%, per una coppia del 150% e per una famiglia sarà del 149%.