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Bari: nove alberi tagliati a Japigia per far posto ad un parco

 
Rita Schena

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Rita Schena

Bari: nove alberi tagliati a Japigia per far posto ad un parco

Gli alberi tagliati a Japigia

I Lecci erano sani, dalla bella chioma, alti quasi tre metri. L'ira dei residenti: «Una decisione illogica»

Domenica 12 Giugno 2022, 12:22

BARI - C'erano una volta 9 piccoli alberi. Lecci, querce urbane in una città dove gli alberi sono merce rarissima. Che fortuna averle, si potrebbe esclamare, e invece no, perché in una triste mattina vengono tagliate di netto, con una motivazione che è ancora più paradossale: per far spazio ad un parco urbano.

Tutto si è svolto in maniera talmente veloce che i residenti nei palazzi vicini non sono riusciti a far nulla se non assistere allo scempio. «Mi veniva da piangere – ha confessato una signora -. Abbiamo comprato il nostro nuovo appartamento in questo complesso tra via Gentile e via Aquilino proprio in virtù del progetto parco. La presenza di quegli alberi era rassicurante. Davamo per scontato che il verde promesso sarebbe stato realizzato inglobando gli alberi già presenti e invece il rumore delle motoseghe ha spezzato il nostro sogno».

Stiamo parlando di alberi sani, dalla bella chioma, alti quasi tre metri. Sì, diciamo che la logica avrebbe dato per scontato che il progetto di un parco li potesse abbracciare, dopotutto la loro funzione di ombreggiatura era già bella pronta.
«Il rumore delle motoseghe sembrava un lamento straziante – confermano i residenti -. Ci siamo precipitati per fermare gli operai, poi ci siamo attaccati al telefono sia per parlare con il costruttore, sia con il Comune. Volevamo capire».

Ma quello che si sono sentiti rispondere ha dell'incredibile. «Il giorno dopo siamo stati ascoltati in Comune dall'assessore Galasso, che ci ha spiegato che il progetto del parco, che risale al secondo mandato di Emiliano sindaco, quindi oltre 8 anni fa, prevede la piantumazione di altre specie arboree. Non potevamo credere alle nostre orecchie, sono stati distrutti alberi adulti e sani per far posto ad altre piante che prima di raggiungere quelle altezze passeranno oltre vent'anni. Se questa è logica, sinceramente non la capiamo. Sono stati spesi soldi per uccidere 9 alberi, per poi piantare altri arbusti. Ma dove sta scritto che un progetto di 8 anni addietro non possa essere modificato?».

Il misfatto si è consumato in 48 ore questa settimana. Lunedì gli alberi c’erano, giovedì era già tutto finito. I legni sono stati caricati su un camion e portati chissà dove, forse venduti come legna da ardere, mentre erano 9 piccoli lecci che rendevano più verde una parte della città e che si sarebbero trovati benissimo in un parco magari costruito attorno a loro. Ma è evidente che essere alberi a Bari è un delitto che si paga con la morte.

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