BARI - La diocesi di Bari-Bitonto ha dato alla Prefettura la disponibilità ad accogliere 130 cittadini ucraini in fuga dalla guerra. Lo rende noto la Caritas diocesana che sta raccogliendo altre adesioni dalle comunità parrocchiali di accoglienza, soprattutto per mamme con minori. Tra questi 130, ci sono 33 posti in istituti o realtà ecclesiali di Bari e provincia, mentre gli altri 100 sono in famiglie che si sono rivolte alla Caritas.
«I profughi saranno accolti, anzitutto, nei Cas (Centri di accoglienza straordinaria) e attraverso il Sai (Sistema di accoglienza e integrazione), e solo quando saranno esauriti i posti in queste strutture - precisa il direttore della Caritas, don Vito Piccinonna - si provvederà al collocamento presso istituti e realtà ecclesiali previo coordinamento tra la Cabina di Regia e la Caritas diocesana. Sarà in questo momento che si provvederà prontamente ad avvisarvi».
Per i minori non accompagnati la competenza è esclusivamente dei Comuni e del Tribunale per i minorenni. Il progetto del Comune di Bari «Famiglia senza confini» resta un riferimento importante per quanti vogliono candidarsi ad accompagnare i minori.