BARI - Un parco pubblico nel Parco della Giustizia. Al posto delle ex casermette non sorgeranno «solo» (e finalmente) uffici giudiziari e aule di udienza. Prevista infatti la realizzazione di un’area verde di vaste dimensioni, un bosco urbano con mobilità dolce e percorsi green, aperto alla cittadinanza. L’area si svilupperà, più nel dettaglio, nella zona della caserma «Milano», quella più vicina a largo 2 Giugno per intenderci. Qui alcuni edifici al piano terra verranno eliminati, mentre sui suoli della caserma «Capozzi» ovvero quella «a monte», verso via Alberotanza, verranno realizzati i veri e propri uffici giudiziari, chiudendo, una volta per tutte, la questione edilizia giudiziaria.
Un doppio fronte sul quale Comune e Ministero hanno però alcune diversità di vedute, a quanto pare superabili in sede di tavolo tecnico. «La realizzazione di un parco di dimensioni notevoli non rientra nelle finalità istituzionali del ministero della Giustizia», si legge in un documento agli atti del corposo dossier a firma della direzione generale di via Arenula. La spesa prevista ammonta a 5,4 milioni di euro. E poi c’è anche un nodo manutenzione che si «appalesa particolarmente costosa», annota sempre il ministero.
Ecco perché «sarebbe quindi molto più logico e prudente risolvere prima la questione della manutenzione, ad esempio con un accordo chiaro con il Comune, e solo successivamente procedere alla realizzazione del parco», annota il dicastero. Insomma, «è del tutto evidente che la realizzazione dell’edificio che ospiterà i settori che più ne hanno necessità (Tribunale penale e Procura della Repubblica) ha carattere prioritario rispetto all’area verde», osserva via Arenula. Prima il tribunale, poi il parco pubblico.
Ma non finisce qui. Il Dip, documento di indirizzo della progettazione «non prende affatto in considerazione la circostanza che l’area attrezzata a verde non potrà mai essere inclusa nell’area in cui insisteranno gli edifici adibiti a uffici giudiziari», sostiene il Ministero e tutto questo «per la semplice ragione che vi sono insormontabili esigenze di sicurezza».
Benvenuto parco nel Parco della Giustizia, dunque, sia chiaro, ma tra ministero della Giustizia e Comune sembra ci sia ancora da chiarire qualcosa in relazione all’area verde. Nulla di insuperabile, fanno sapere dal Comune. «Siamo pronti a sederci intorno al tavolo per affrontare e superare eventuali criticità». Del resto, per Palazzo di Città il parco pubblico è molto importante. Non da oggi in città si lavora per realizzare aree destinate alla cittadinanza. E l’investimento di 5,4 milioni di euro su una somma complessiva di 450 milioni di euro viene considerata dal Comune come un costo che si può sostenere.
Sul piano tecnico, poi, via Arenula sottolinea anche che «la rete idrica di smaltimento deve essere di proporzioni adeguate». Inoltre, restando sullo stesso tema, «non è indicato quale ente (Comune, Provincia, Minisero, ecc.) assumerà l’obbligo di eseguire i relativi lavori». Infine, «manca qualsiasi riferimento al percorso che i detenuti devono fare per arrivare nelle aule di udienza». Il tempo per intervenire c’è. Quanto al costo medio unitario (2.600 euro/mq) individuato dal progetto «non sembra tenere conto dei recenti, notevoli rincari delle principali materie prime (ferro e legno)».
L’ultima riunione del tavolo tecnico si è tenuta il 1° marzo. La prossima non è stata ancora convocata, ma tutte le sedute si svolgeranno in sede ministeriale. Parallelamente in programma ci sono incontri anche con l'avvocatura e con gli altri soggetti interessati al progetto del Parco della Giustizia, a prescindere dai profili squisitamente tecnici. Al Comune spetta naturalmente occuparsi della varianti urbanistiche e dei permessi edilizi. L’obiettivo è comunque coinvolgere il territorio in vista della realizzazione di un’opera che si vuole pensata non solo per la Giustizia, ma per la gente e per la città.
Di qui, la previsione di un «open day» con l’apertura delle aree sulle quali oggi insistono le caserme con invito agli ordini professionali.
Non solo uffici giudiziari e aule di udienza, ma la nuova opera sorgerà sul fronte Milano delle casermette e costerà 5,4 milioni di euro
Domenica 06 Marzo 2022, 12:55