Bari - Tassa rifiuti, arriva lo sconto per attività commerciali e alberghi. Palazzo di Città tende la mano ai settori maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria ancora in atto, ma non dimentica le famiglie.
L’assemblea ha approvato sia l'aggiornamento del regolamento istitutivo della tassa sui rifiuti, sia la determinazione delle tariffe 2021 destinate a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti cittadini.
Restano di fatto immutate le tariffe Tari, sul cui importo è previsto un sostanzioso sconto pari al 25%, mentre per l’imposta di pubblicità, i diritti sulle pubbliche affissioni e la tassa per l’occupazione su suolo pubblico - da quest’anno tutte compendiate nel Canone unico patrimoniale (Cup) di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria - è previsto l’esonero del pagamento fino al 30 giugno (ma sarà esteso a tutto il 2021) da parte delle attività di ristorazione e di somministrazione di alimenti e bevande e di commercio su aree pubbliche.
In ossequio al nuovo decreto Sostegni bis che contiene anche il supporto alle attività commerciali la tassa rifiuti è stata decurtata di un quarto del totale - il taglio del 25% riguarda infatti sia la parte fissa sia la parte variabile -. Bar, pub e ristoranti in particolare, ma anche tutte le attivate cadute sotto la scure della «zona rossa» beneficeranno del taglio dell’imposta 2021. Diverso era stato per il 2020, con il taglio che era corrisposto al periodo di chiusura forzata delle attività economiche durante il periodo dell’emergenza sanitaria ovvero due mesi.
famiglie Insomma, si tratta di una bella boccata d’ossigeno, che riguarda anche le famiglie, salvate dall’effettivo aumento dell’imposta - a causa delle nuove norme nazionali in materia di determinazione sulle tariffe Tari - grazie all’utilizzo di fondi reperiti nel civico bilancio.
Così le cosiddette utenze domestiche godranno per il 2021 di ulteriori riduzioni, rispetto a quelle già vigenti, in modo da assorbire l’incremento reale del tributo. In particolare si va dalla riduzione del 5% per i nuclei familiari con due o tre componenti allo sconto del 12% per le famiglie composte da quattro o cinque persone, fino al taglio del 15% per i nuclei familiari ancora più numerosi (6 o più componenti).
«La scelta va incontro alle esigenze dei nostri concittadini, operatori commerciali e non, che hanno vissuto in questi mesi momenti di difficoltà dovuti dalla gravissima emergenza sanitaria e che prova a restituire un po’ di fiducia nel futuro per tutte quelle attività che stanno pian piano ripartendo», spiega l’assessore al Bilancio Alessandro D’Adamo. «Abbiamo lavorato per cercare tutte le soluzioni possibili per non gravare sui cittadini, intervenendo con agevolazioni e sgravi che potessero sostenere la ripartenza e la conseguente ripresa dei consumi, anche investendo risorse del civico bilancio. Continueremo nei prossimi mesi a lavorare in questo senso, cercando di semplificare il più possibile le procedure per cittadini e operatori economici», conclude.
Non si ferma poi l’attività legata alla lotta all’evasione con l’operazione legata al recupero delle morosità degli anni precedenti ce nel loro insieme sommano oltre 130 milioni. Infatti, a cavallo del 2019-2020 la ripartizione tributi ha notificato gli avvisi di accertamento per il recupero dei crediti relativi alla Tari del 2014 e 2015 ed a breve si prepara a fare lo stesso per il biennio 2016-17, in prosecuzione dell’avviata operazione anti evasione, prendendo in considerazione le annualità 2012-13.
Immutato, come detto, l’importo dell’imposta rispetto al 2020, sono state rimodulate le scadenze (in caso di pagamento dilazionato), facendole slittare in avanti. Lo scorso anno la scadenza della prima rata è stata fissata al 15 ottobre (con le altre deadline previste a metà dicembre, febbraio e aprile). Con ogni probabilità si replicherà nel 2021.