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Bari, «I medici accanto a studenti e docenti»

 
Redazione Bari

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Bari, «I medici accanto a studenti e docenti»

Abbaticchio, garante dei minori, invita a ripensare i servizi socio-sanitari

Venerdì 18 Giugno 2021, 14:03

Bari - «Se c’è una cosa che la pandemia ci ha insegnato è la necessità di agire per tempo e con una adeguata programmazione. Ritengo quindi che ora, con la chiusura delle scuole, sia il momento utile per una riflessione sul tema della tutela del diritto alla salute delle persone di minore età ed in particolare sul tema della medicina scolastica». Il garante regionale dei Diritti dei minori, Ludovico Abbaticchio, scrive una lettera aperta al governatore Michele Emiliano, al responsabile dell’Ufficio scolastico regionale, Mario Trifiletti, al presidente dell’Anci Puglia (l’associazione nazionale dei Comuni) Domenico vitto, e all’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti.

Spiega: «La pandemia ha svelato carenze istituzionali e operative sull’assistenza sanitaria territoriale soprattutto nei confronti dei bambini e dei ragazzi. Un’equipe socio-sanitaria interdisciplinare in ambito scolastico, presente costantemente all'interno della scuola, potrebbe essere un’esperienza utile e capace di sviluppare programmi di formazione ed informazione rivolti agli alunni, ai docenti e ai genitori».

Quindi l’invito al governo regionale, al mondo della scuola e ai sindaci «ad adottare misure idonee affinché si ripensi ai servizi di medicina scolastica adeguandosi a quanto previsto dall'art. 14 della legge 833 del ‘78 (istituzione del servizio sanitario nazionale) in materia di igiene e medicina scolastica. Rimarco l'importanza degli interventi a tutela del benessere e dello sviluppo psico-fisico dei giovani studenti attraverso dei semplici interventi: la revisione del decreto legislativo 502/92 per promuovere i servizi di medicina negli ambiti territoriali e la promozione di un coordinamento tra settore socio-sanitario e scolastico, che negli ultimi tempi ha manifestato uno sterile scollamento».

Abbaticchio conclude: «I servizi socio- sanitari rinnovati, anche alla luce del PNRR, troverebbero realizzazione più efficace, intervenendo su aspetti di primaria importanza quali quelli igienico-sanitari, nutrizionali, legati alla refezione scolastica, al sostegno psicologico per le persone di minore età, all’educazione alla salute, all’affettività, alla sessualità e al contrasto alle dipendenze patologiche. Una medicina scolastica rinnovata consentirebbe di creare figure di raccordo tra le famiglie e la medicina del territorio, in grado di dare risposte efficaci alle esigenze di benessere della comunità scolastica, garantendo interventi di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce delle patologie in età evolutiva, interventi di assistenza e di monitoraggio delle condizioni di salute degli studenti. Trasformiamo la criticità vissuta con la pandemia in una opportunità per ripensare e migliorare le politiche socio-sanitarie partendo dai luoghi quotidiani di vita delle persone di minore età».
Il tempo stringe. Le lezioni si sono appena concluse ma la campanella, in Puglia, tornerà a suonare dal 20 settembre. La comunità scolastica è pronta al rientro in classe: con la campagna vaccinale che coinvolgerà pure gli adolescenti, il rischio dei contagi è destinato a essere meno pesante rispetto a quanto vissuto nei mesi scorsi. A Bari gli studenti degli istituti superiori, da marzo 2020, sono stati in classe per appena due settimane. La didattica a distanza, adottata per far fronte all’emergenza sanitaria, non deve diventare la regola. 

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