Bari - La pioggia di euro prevista attraverso il Pnrr, da un lato esalta le pubbliche amministrazioni, dall’altro rischia di farle sprofondare in una sorta di «depressione» per non avere concretamente la possibilità di partecipare ai bandi con progetti studiati a lungo e che richiedono grande impegno e programmazione. Caratteristiche che, per forza di cose, non sempre è possibile garantire.
Anche di questo, ieri mattina, i sindaci del Barese hanno parlato con l’editore Vito Ladisa, nell’ambito degli appuntamenti che la Gazzetta sta vivendo con i protagonisti del territorio. Ospiti in redazione, Antonio Donatelli (primo cittadino di Triggiano), Gianluca Vurchio (Cellamare), Tommaso Depalma (Giovinazzo), Fabrizio Baldassarre (Santeramo in Colle), Davide Carlucci (Acquaviva delle Fonti) e Domenico Nisi (Noci).
Quello che è apparso subito evidente è la disparità tra i comuni meridionali e quelli di altre zone d’Italia in relazione ad esempio al personale in servizio. Il sindaco di Acquaviva Carlucci ha portato un esempio che la dice lunga sulla progettazione del suo comune rispetto, ad esempio, a al Comune di Feltre.
«Da noi abbiamo in servizio 52 dipendenti, nel comune del Bellunese sono invece 125. Questo la dice lunga sulle possibilità differenti per la partecipazione dei bandi. Come potremo mai vincere noi?».
«Non possiamo certo permetterci un “parco-progetti”. Perciò, quando esce un bando dobbiamo attrezzarci in fretta e furia per partecipare», gli fa eco Antonio Donatelli. «Magari se lo facciamo prima - aggiunge - rischiamo di finire nel mirino di qualche inchiesta giudiziaria. Non bastano i problemi che già abbiamo...».
A proposito di progetti, attacca la Regione il sindaco di Giovinazzo Tommaso Depalma. «Alla Regione ci sono uffici fatti da talebani. Pensano alle lenticchie d’acqua o alla tutela dei pipistrelli quando invece bisogna puntare sul turismo d’eccellenza. Ci sono progetti di bonifiche degli ecomostri nati in riva al mare, scheletri da riconvertire in resort. Ma tutto è bloccato». A proposito di una possibilità di collaborazione tra Comuni, Depalma lancia un’idea che anche con l’aiuto della Gazzetta potrebbe concretizzarsi: quella di riportare in Puglia il campionato del mondo di ciclismo.
Dei problemi di comunicazione che hanno i Comuni, invece, ha parlato Fabrizio Baldassarre, sindaco di Santeramo: «Non siamo capaci di far conoscere quello che abbiamo fatto e quello che vorremmo fare - dice -. In questo, sarebbe auspicabile in un aiuto dalla città metropolitana che trascura alcuni territori».
Lamenta una mancanza di coinvolgimento istituzionale il sindaco di Noci Domenico Nisi: «Nei tavoli che contano noi non siamo mai invitati. Sembra quasi che si punti ad escluderci dai progetti e questo ci penalizza non poco». Nisi ha anche posto all’attenzione un altro problema, quello di una maggiore considerazioni non solo per le località che si affacciano sul mare ma anche per quelle dell’entroterra.
Un appello alla collaborazione tra Comuni, infine, è stato ribadito da Gianluca Vurchio, sindaco di Cellamare, piccola e vivacissima cittadina: «Se siamo compatti si possono ottenere buoni risultati per tutti. Si tratta di individuare tre o quattro questioni che ci stanno a cuore e farle arrivare sui tavoli che contano».