Sabato 06 Settembre 2025 | 18:47

Mola di Bari, Tre nidi di fratino sulle spiagge

 
Rita Schena

Reporter:

Rita Schena

Mola di Bari, Tre nidi di fratino sulle spiagge

Torna il problema di bilanciare la convivenza tra uomini e natura

Domenica 30 Maggio 2021, 16:01

Mola di Bari - L’abbiamo capito. Al fratino piace la costa barese. I nidi a nord e sud del capoluogo si moltiplicano anno dopo anno per questo piccolo uccello migratore, tra le grida di giubilo di naturalisti e biologi.

Una felicità che è anche delle amministrazioni comunali, perché i nidi di fratino sono spesso indice di una buona pulizia di costa e mare. Qualcosa di cui andar fieri.

Eccolo allora questo piccolo uccellino migratore dalla livrea bianca e grigia: arriva in un tratto di spiaggia, si fa un giro, controlla che vada bene e decide di deporre le sue uova direttamente tra le pietre o nella sabbia.

Una cova che va avanti circa per un mese tra aprile e maggio. Alla schiusa (in genere sono deposte due o tre uova) i pulli iniziano subito a sgambettare in cerca di cibo, prevalentemente insetti, piccoli molluschi o vermi che trova nella sabbia bagnata.

Già in gran parte autonomi, i pulcini (o pulli) scelgono in fretta la loro indipendenza, ma sono pur sempre cuccioli e questo li espone a predatori e disturbatori, come l’uomo.

Perché il fratino nidifica più o meno nel periodo dei primi caldi pre estivi e proprio dove noi umani andiamo a prenderci la tintarella o piantare l’ombrellone. Insomma ci troviamo a dover dividere gli spazi e non è una cosa semplice.

A questo si aggiunge la forte capacità mimetica delle uova. Il nido fatto in terra tra la sabbia o le piccole rocce degli scogli non è facile da vedere. Le uova hanno quasi lo stesso colore dei sassolini.

Quando le amministrazioni si rendono conto che il fratino ha scelto un luogo comunale per il suo nido ecco arrivare subito le transenne per cercare di limitare uno spazio attorno al quale il piccolo uccello e i suoi pulli possano star tranquilli. Accade a Bari, dove da anni si cerca di tutelare le varie cove, e da qualche settimana anche a Mola dove sono stati segnalati tre nidi.

Non è la primissima volta che il fratino nidifica a Mola, successe già lo scorso anno appena usciti dal lockdown. Ma questa seconda volta è una conferma che ha emozionato in tanti, anche il sindaco di Mola di Bari, Giuseppe Colonna, che ha manifestato pubblicamente la sua soddisfazione con tutta una serie di decisioni di tutela già adottate, tra cui il limitare l’area.

Anche i volontari cercano di dare il massimo impegno, monitorando gli spazi per garantire la schiusa. Dalla Lipu, al WWF, o il gruppo Retake Mola, tutti stanno cercando di mantenere più tranquilli possibili adulti e uova.

«L'animale – spiega il presidente di WWF Levante Adriatico, Fabrizio Stagnani - non è una presenza comune a Mola di Bari, va tutelato in ogni modo, soprattutto in questo periodo in cui la spiaggia sarà sempre molto affollata».

Ma la tutela non è una cosa semplice: la pressione dei bagnanti sulle spiagge ai primi caldi, per non parlare dei lavori di pulizia e manutenzione fatti con mezzi meccanici, o anche solo dei semplici cani lasciati liberi di correre lungo l’arenile, sono tutti pericoli che potrebbero uccidere i pulli o schiacciare le uova, vanificando gli sforzi di nidificazione.

Scene già viste. Su Bari negli scorsi anni a Torre Quetta i lavori di sistemazione della spiaggia spazzarono via alcuni nidi. Senza preoccuparsi del fatto che la presenza del fratino è dal 2016 un indicatore della FEE, organismo internazionale che assegna la Bandiera Blu, per certificare la buona qualità ambientale dei litorali.

Si spera che a Mola sia diverso. Che si riesca a trovare quell’equilibrio tra la spiaggia intesa come un luogo di vacanza e un ecosistema complesso e dall’equilibrio delicato.

Convivere si può, a patto di saper rispettare gli spazi e i tempi che la natura chiede, magari anche sapendo rinunciare ad una tintarella di maggio a vantaggio di un piccolo uccellino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)