Bari - Matrimoni? Ancora nessuna data certa di ripartenza per le attività del comparto. Per questo i professionisti del settore hanno deciso di aderire alla manifestazione di protesta che si tiene oggi in contemporanea a Bari e in altri dieci capoluoghi di regione. A firmarne l'organizzazione, la confederazione delle associazioni di categoria del settore matrimoni ed eventi «Unanime», in collaborazione con «Filiera eventi unita». A Bari l’appuntamento è per questa mattina davanti alla sede della giunta regionale, sul lungomare. Come ha spiegato Francesca Bussolini, capodelegazione di Federmep Puglia, quello che ha ispirato la protesta è stato il fatto che il governo ha indicato le date per ogni tipo di attività, ma non per i matrimoni e gli eventi privati. «Una decisione incomprensibile che rischia di bruciare anche la stagione estiva, dopo 14 mesi di inattività». La programmazione di un matrimonio, e bene lo sanno i futuri sposi ma soprattutto strutture ricettive e wedding planner, non può essere improvvisata nell’arco di qualche giorno.
«In Puglia – continua Bussolini - sono oltre diecimila le aziende censite, che compongono in maniera diretta o indiretta la filiera del wedding, ad aver chiuso il fatturato del 2020 ad una percentuale che si aggira su circa meno l’85 % e sicuramente chiuderemo il primo semestre 2021 con una perdita che sfiora il 100%». Un silenzio sulla data di ripartenza delle attività del comparto ancora più incomprensibile perché «non è stato preso in considerazione nemmeno il protocollo per la ripartenza che gli operatori del settore hanno consegnato alla Conferenza delle regioni». Il flashmob dalle 12 alle 14 davanti alla Regione nasce proprio dal fatto che si chiede una risposta al governatore Michele Emiliano. «Siamo professionisti responsabili, attenti ad ogni dettaglio. Compresa la sicurezza per i nostri clienti – commenta Bussolini -. Dopo oltre un anno di inattività chiediamo una cosa straordinaria: ricominciare a lavorare».
Le richieste sul tavolo sono essenzialmente tre: oltre a una ripartenza immediata dei matrimoni e degli eventi, l’ampliamento del fondo a sostegno delle imprese del settore istituito dal decreto Sostegni e una accelerazione nella liquidazione dei ristori. Sullo sfondo una class action per il risarcimento dei danni subiti.