Bari, infermieri del Di Venere su tute Covid: «DDL ZAN» contro discriminazioni di genere
NEWS DALLA SEZIONE
i più visti della sezione
NEWS DALLE PROVINCE
i più letti
emergenza Covid
ANTONIO GALIZIA
28 Febbraio 2021
CONVERSANO - Dalla mezzanotte di ieri fino a domenica 7 marzo, i ragazzi sotto i 16 anni potranno uscire di casa dalle 16 alle 20,30 (ora in cui scatta il «coprifuoco») solo se accompagnati da un genitore o da un familiare maggiorenne.
È quanto previsto dall’ordinanza anti-Covid 19 emanata dal sindaco di Conversano Giuseppe Lovascio per impedire ai giovani di ritrovarsi senza mascherina e senza rispettare la distanza di sicurezza, nei luoghi della movida serale e nei locali. In realtà non è un vero e proprio «coprifuoco»: gli under 16 possono comunque uscire di casa e nel pomeriggio possono farlo se accompagnati da un adulto. La restrizione, tuttavia, ha scatenato la reazione dei giovani e di diverse associazioni giovanili che, sui social, hanno manifestato il proprio disappunto, definendola alla stregua di una vera e propria «criminalizzazione delle fasce giovanili».
Il primo cittadino spiega, invece, di aver adottato questa misura per motivi di sicurezza, «dopo aver constatato l’improvvisa e rapida impennata di contagi», che si sospetta sia legata alla variante inglese, e anche perché nei giorni scorsi i ragazzi di Conversano hanno dato prova, nonostante i controlli della Polizia municipale, di non ottemperare alle norme, di camminare senza mascherina e di bighellonare in gruppo.
Tanti sono stati, infatti, i ragazzi sorpresi dagli agenti e sanzionati nei luoghi canonici della movida: l’anfiteatro di villa Belvedere, il largo della Pace antistante il liceo classico Morea (entrambi ora chiusi), i bar e i pub del centro storico e della periferia cittadina. E tantissimi sono i giovani che si sono rivolti ai medici di famiglia dopo aver avvertito i sintomi del Covid e che ora, in quarantena, attendono il loro turno per sottoporsi al tampone molecolare al drive through allestito nel campo di calcio «Peppino Lorusso».
Dall’esplosione della nuova ondata in città, in 48 ore i sanitari hanno «processato» 132 cittadini e 16 sono risultati positivi. Un dato, questo, destinato a crescere («reale il rischio che l’aumento dei contagi possa essere determinato dal diffondersi della cosiddetta variante inglese», sottolinea il primo cittadino) e che ha costretto il sindaco ad imporre un giro di vite con «coprifuoco» per una settimana a partire dalle 20,30, con restrizioni per bar, pub e chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, anche paritarie, oltre appunto il tanto contestato «divieto assoluto per i minori di 16 anni di muoversi sul territorio comunale, dalle ore 16 alle 7 del giorno successivo, se non accompagnati da un genitore o familiare maggiorenne». Questa decisione è stata adottata dal sindaco dopo aver «verificato che, dai dati anagrafici ricevuti dalla Prefettura, emerge che il contagio da Covid 19 sta progressivamente investendo la fascia più giovane della popolazione, in particolare quella in età scolare».
LE RUBRICHE
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su