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L'appello
Rita Schena (foto Luca Turi)
27 Febbraio 2021
foto Luca Turi
Il vento della contestazione parte da Bitonto. Il comandante della Polizia locale, il maggiore Gaetano Paciullo, prende carta e penna e, anche in qualità di Commissario straordinario dell'Associazione nazionale comandanti e ufficiali di Polizia municipale, si rivolge direttamente all'assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, per capire tempi e modi della vaccinazione anticovid dei suoi uomini e di tutti gli agenti sul territorio regionale.
La richiesta di Paciullo trova ulteriore sponda nel sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, anche nel suo doppio ruolo di vice sindaco della Città metropolitana. «È una incoerenza partire con la vaccinazione delle Forze di Polizia escludendo i Vigili urbani – spiega il sindaco -. La lettera di Paciullo è stata scritta dopo aver rilevato una ulteriore anomalia: a Roma gli agenti della Municipale sono stati vaccinati, mente in tutto il resto d'Italia, no. Scelte che non si riesce a capire. Da noi non abbiamo ricevuto neanche un preallerta. Nulla».
I problemi che Abbaticchio mette in evidenza sono due: sul rischio professionale della categoria e la necessità di non lasciare sguarnite funzioni pubbliche. «A Bitonto al momento ho 5 vigili in malattia perché risultati positivi al Covid – sottolinea il sindaco -. Stanno bene, ma finché si negativizzano passerà un mese, che significa personale che viene meno per funzioni essenziali di controllo del territorio e contrasto della microcriminalità. In più gli agenti sono in giro, a contatto con le persone, diventano facile vettore di contagio specie se asintomatici, oltre a esserne più facilmente vittime, per lo stesso motivo».
La sollecitazione avanzata dal comandante Paciullo e dal sindaco Abbaticchio di conseguenza segue logiche facili da comprendere: se le Forze di Polizia in senso lato sono categorie professionali indispensabili alla funzione pubblica, tali da essere inseriti tra quanti vengono fatti vaccinare per primi, non si capisce come e perché la Polizia Municipale non sia contemplata. «Per noi sindaci è essenziale poter contare su un corpo di Polizia integro. Penso alla vigilanza ambientale, alle funzioni di Protezione civile che gli agenti svolgono. I cittadini spesso li individuano solo come quelli che fanno le multe, ma in realtà hanno competenze molto ampie ed indispensabili. Senza la loro presenza la macchina comunale rischia di fermarsi».
«Mio nonno è stato per 40 anni un vigile – ricorda con emozione Abbaticchio -. Conosco bene il lavoro che questi uomini e donne svolgono. È una categoria bistrattata che meriterebbe molta più attenzione. Il cittadino li vede con il taccuino in mano e pensa che sia facile fare una contravvenzione ed invece c'è un gran lavoro dietro e impegno nell'ascolto anche di tutti quelli che sono sempre pronti ad attaccarli. Tutelare con il vaccino i vigili urbani significa riconoscere la loro grande dignità e dar valore al lavoro che svolgono anche con le fasce più fragili della popolazione».
Tra gli impegni svolti dai vigili urbani anche il controllo di chi è in quarantena in casa. «Anche questo ci espone non poco al contagio – sottolinea nella sua lettera il comandante Paciullo -. Abbiamo già raccolto le adesioni e anche attraverso l'Anci inviato gli elenchi del personale disponibile ad essere vaccinato. Aspettiamo risposta».
Da quando è partita la campagna di vaccinazione sono tante le categorie che si sono fatte avanti per cercare di far valere le loro ragioni e spuntare una priorità.
«Essere vaccinati è un diritto di tutti ed è chiaro che tutti vogliano farlo quanto prima – mette in evidenza il sindaco Abbaticchio -. È abbastanza comprensibile. Penso ai malati oncologici, così fragili, immunodepressi, che vanno e vengono dagli ospedali, ma anche ai tanti malati allettati in casa. Il fatto che non si muovano non li tutela. L'assistenza domiciliare integrata per tanti di loro è un servizio a singhiozzo perché sono anni che non si mette mano veramente a programmazioni di Welfare. Sono stai vaccinati gli operatori sanitari delle Asl, ma ancora nessuno ha pensato agli Oss che lavorano nelle cooperative. Sembra normale? Persone che quotidianamente vanno a casa di ammalati. L'altro giorno sono passato da un centro vaccinazioni, c'era una coppia lui 81 anni senza patologie, lei 79 ma con evidenti problemi. Lui è stato vaccinato, lei dovrà aspettare. Mi è sembrata una scelta insensata. Per questo mi rivolgo all'assessore Lopalco: si faccia portatore di istanze chiare e coerenti, in tanti hanno necessità».
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