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Bari, ecco la «scatola gentile» con doni utili e abbracci

 
antonella fanizzi

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antonella fanizzi

Bari, ecco la «scatola gentile» con doni utili e abbracci

Gara di solidarietà per riempire i pacchi regalo destinati alle persone fragili

Venerdì 11 Dicembre 2020, 15:06

BARI - Ogni pacco dovrà contenere un pandoro, un panettone, un torrone, le cartellate, più un passatempo da fare da soli o in compagnia come una rivista, un cruciverba, un gioco con le carte, un rompicapo per ridere o, almeno, per provare a sorridere. Nella confezione non dovranno mancare un bigliettino di auguri e una mascherina (perché il virus non tiene conto del calendario e fa male soprattutto nelle giornate rosse del «liberitutti»). Poi, in base ai destinatari del dono, cambiano gli ulteriori oggetti da inserire nel contenitore.

L'assessorato al Welfare, che promuove l'iniziativa, dà qualche suggerimento. Se la consegna è rivolta a una famiglia, si possono aggiungere i prodotti per la cura del corpo (profumi, bagnoschiuma, shampoo, creme, spazzolini), un giocattolo oppure i colori per i bambini, un detersivo: merce indispensabile pure a febbraio o a marzo, quando gli alberi e le stelle sono ormai senza luci e quando il buio dell'indifferenza torna a imprigionare molte, troppe case. Chi volesse personalizzare il dono, se il destinatario è un anziano oppure una donna o un uomo senza fissa dimora può regalare alimenti a lunga conservazione ma privi di zucchero come scatole di tonno, olio, pelati, conserve di frutta, un giornale, un cappello, i guanti, una sciarpa, una coperta, la crema per le mani o per i piedi, le saponette profumate.
È un progetto semplice, concreto, facile da realizzare ma che scalda il cuore quello delle «scatole gentili», piccoli scrigni che custodiscono beni utili insieme alle parole di uso comune ma che non tutti hanno il privilegio di ascoltare: auguri, Buon Natale, ecco un pensiero per te, questo è il mio abbraccio...

Sono migliaia a Bari le persone orfane del calore di una famiglia oppure di quello degli amici. Sbaglia chi pensa che si tratti esclusivamente dei barboni, di quanti hanno eletto la strada come il proprio domicilio, oppure che di notte trovano rifugio nei dormitori o nelle case di comunità attrezzate dal Comune. Il gelo e la solitudine rendono grigie anche le giornate delle famiglie dove manca il lavoro, un diritto sancito dalla Costituzione, un pilastro per costruire identità e dignità fondamentali per affrontare la vita con la serenità e il sorriso.

Così dal 15 al 17 dicembre, in numerosi centri di raccolta, chiunque avrà l'occasione di tendere una mano a chi è in difficoltà, un esercito in crescita pure per colpa della pandemia che non molla la presa. «Ognuno di noi – spiega l'assessora Francesca Bottalico - ha la possibilità di regalare un dono personalizzato e fatto con il cuore a persone distanti, che non conosciamo, ma che purtroppo vivono in situazioni di fragilità e verso le quali vogliamo dimostrare la nostra vicinanza e il nostro affetto. Queste scatole servono a sostenere i bisognosi e a promuovere le reti solidali tra i cittadini, con il coordinamento dell’assessorato al Welfare. È un dono di relazioni, di emozioni, di vicinanza. Un dono per chi lo riceve ma soprattutto per chi lo prepara. Un filo invisibile in grado di tessere una rete di solidarietà».
Chiunque può partecipare: singoli cittadini, associazioni, scuole, imprese, enti di volontariato.

Ecco i punti di raccolta attivi dal 15 al 17 dicembre: Associazione Nazionale Carabinieri, a Carbonara in corso Vittorio Emanuele 29, dalle 17 alle 20; sede Cgil sul Piazzale della pace a Japigia, dalle 9 alle 19; Centro ludico prima infanzia Don Tonino Bello a Poggiofranco dalle 8 alle 13; Portineria 21 in via Cairoli 137/a dalle 8 alle 20.30; Casa delle donne e Associazione Solempò in piazza Balenzano a Madonnella dalle 9 alle 12; associazione Giusta Causa in corso Vittorio Emanuele 26 dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 18; associazione Convochiamoci per Bari in via Garruba; Ada Associazione difesa anziani in corso Italia 43 / B dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18; centro diurno Area 51 in corso Italia dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Dal 16 al 17 dicembre un presidio sarà attivo nella parrocchia Resurrezione a Japigia, in via Caldarola, dalle 10 alle 12 e nel Centro di Ascolto per le Famiglie a Torre a Mare, in via Morelli e Silvati, dalle 16 alle 18.30.

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