BARI - L’unità operativa complessa di Medicina penitenziaria, in sinergia con il Dipartimento di Prevenzione della Asl Bari, ha avviato una campagna di screening anti Covid nel carcere di Bari. Gli operatori stanno effettuando tamponi rapidi e test molecolari su tutti i detenuti presenti nell’istituto barese, compreso il personale sanitario e gli agenti di polizia penitenziaria. Sono stati programmati 700 tamponi, di cui 200 già effettuati.
L’attività di tamponamento è stata avviata in contemporanea anche all’istituto penitenziario di Altamura (Bari) e sarà completato una volta terminato lo screening della casa circondariale di Bari. L’unità operativa di Medicina penitenziaria ha predisposto già nelle prossime settimane l'esecuzione dei tamponi nell’istituto penitenziario minorile e nel carcere di Turi. Lo screening sarà effettuato per ogni singola sezione detentiva e in maniera separata in quanto ogni sezione non ha contatti con le altre. «In considerazione della evoluzione della curva epidemiologica dei contagi da infezione da Sars - Cov 2 sia a livello nazionale che regionale si è deciso di rendere più efficace la prevenzione dell’importazione del virus nel carcere per evitare o ridurre al minimo il verificarsi di temibili focolai di epidemia», spiega il dottor Nicola Buonvino, direttore della Uoc di Medicina penitenziaria».

Avviato screening, eseguiti 200 test su 700
Sabato 14 Novembre 2020, 12:15