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Bari, ecco la coraggiosa staffetta delle donne contro il cancro

 
Leo Maggio

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Leo Maggio

Bari, ecco la coraggiosa staffetta delle donne contro il cancro

L’iniziativa delle Pink Ambassador (Fondazione Veronesi)

Martedì 13 Ottobre 2020, 15:43

BARI - «Niente ferma il rosa, niente ferma le donne». E’ un urlo speciale, fatto di forza coraggio e determinazione quello che lega le Pink Ambassador, le donne della Fondazione Veronesi che hanno vinto la sfida contro il tumore e che ora, corrono da una città all’altra per dimostrare che, dopo la malattia, si può tornare a vivere anche più forti e attive di prima. «Ci passiamo simbolicamente il testimone di città in città – raccontano – siamo unite in un traguardo comune, la ricerca ci ha salvato la vita, aiutateci a sostenerla per vincere i tumori femminili». Così, 200 donne in 14 diverse città, in questi giorni uniscono simbolicamente l’Italia, da Bari a Milano, Monza, Varese, Torino, Verona, Bologna, Firenze, Perugia, Roma, Napoli, Catania, Palermo e Cagliari. Una lunga staffetta di 21mila chilometri a cui partecipa anche una delegazione di sette donn baresi: Rossana Calò, Adriana Cioffi, Rosanna D’Addato, Roberta Mannarella, Emilia Falbo, Annalisa Petruzzella e Alessandra Mariani. Un progetto nato a Milano nel 2014 ed oggi attivo in diverse realtà con le Pink Ambassador impegnate a condividere e raccontare la propria esperienza di malattia a sostegno della ricerca scientifica e della prevenzione, per dimostrare l’importanza della diagnosi precoce e dei corretti stili di vita nella lotta contro i tumori. Aperto un canale di raccolta fondi su La Rete del Dono, dove si leggono le storie di donne che hanno vinto il tumore.

«Correndo – spiega la delegazione barese - parliamo a tutti di coraggio, di ricerca, di prevenzione. Ci facciamo portavoce di un messaggio di speranza per tante altre donne che stanno affrontando la stessa difficile circostanza». Quest’anno nemmeno il Covid è riuscito a fermarle. A giugno sono partiti gli allenamenti e, pochi giorni fa, è iniziata la fase conclusiva del progetto che per ragioni di emergenza sanitaria ha solo cambiato la modalità, dando il via ad una staffetta che ogni giorno prevede la partenza di un gruppo di Pink nelle diverse parti d’Italia correndo la 5, 10, 15 e 21 km. Ieri la tappa tutta barese del progetto. «Non ricordo di aver mai corso con così tanta determinazione, questa volta l’obiettivo era superiore a ogni sforzo fisico» racconta Roberta Mannarella, 31, anni, docente di lingue. Il suo tumore, «la biglia» come lo chiama lei, è comparso quando di anni ne aveva 28. Poi la lunga battaglia, la sua vittoria e la gioia di partecipare al grande progetto di sensibilizzazione della Fondazione Veronesi correndo con le Pink Ambassador la dieci chilometri della tappa tutta barese. «Il progetto della Fondazione Veronesi mi ha confermato che la volontà è un potente deterrente per i nostri limiti – aggiunge - che il supporto di chi ha vissuto un’esperienza segnante come la tua rende il tuo impegno più forte e consapevole. Ma soprattutto – sottolinea la Mannarella - ha dato forma alla mia, alla nostra idea di speranza: non una luce accesa a caso, ma quella alimentata da ogni ricerca finanziata, da ogni scoperta supportata, da ogni diagnosi precoce, da ogni stile di vita migliorato. Sostenere la ricerca – conclude - è il nostro modo per dire grazie».

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