BARI - Si è tenuta l’altra sera a Bari la conferenza del prof. Nicola Simonetti promossa dal Rotary Club Bari Ovest, presieduto dal prof. Antonio Quaranta, sul tema «Camminare». L’incontro si è tenuto al Palace Hotel e, nel rispetto delle norme anti-Covid19, è stato anche seguito sulla piattaforma Zoom.
«Deambulare necesse est… allora andiamo, tu ed io/quando la sera si stende contro il cielo» (T. S. Eliot). Camminare assicura esperienze impossibili. Il mondo interiore e l’esteriore sfumano l’uno nell’altro e la mente evoluta continua ad progredire, grazie al complesso di geni (rete) comparsi 420 milioni di anni fa.
Ricalchiamo orme dei «nostri che furo» sulla prima impronta al mondo tramandataci da una Eva che camminava, 117.000 anni fa, sulla laguna di Langebaan in Sudafrica (prima orma umana conservata nel tempo).
Il bipedismo dell’uomo si presenta – dice Shane O’ Mara in Camminare può cambiarci la vita (Einaudi, pagg. 188 euro 13) – in una forma unica (nessun altro primate lo fa) nel regno animale… diritti e liberi di avere le mani a disposizione, di prestare lavoro, acquisire salute e benessere grazie al cammino.
Eviteremo, tra l’altro, la malattia Venosa Cronica (con vene varicose, tromboflebiti e ulcere), insidiosa e trascurata, che colpisce 19 milioni di italiani.
Una ricerca del Leicester Biomedical Research Center, ha seguito 500mila persone rilevando i benefici che camminatori, specie i più veloci, ne ritraggono. Tra l’altro, l'aspettativa di vita dello svelto guadagna, in media, 6 anni rispetto al «poltronato» uomo, la donna quasi 9.
Camminare ci ha permesso di conoscere ed ampliare i confini del nostro mondo e, tra correre e camminare, c’è uno stretto legame («se vuoi andar veloce, vai da solo. Se vuoi andar lontano, vai in compagnia». Facciamolo per più anni… 5 km al giorno (compatibilmente con età e condizioni fisiche) ci permetteranno di coprire, in circa 9 anni, i 13.589 km delle distanza massima della terra ed accumulare deposito di salute inimmaginabile. Un balsamo, un farmaco di automedicazione a costo zero che giova ad ogni singolo apparato del corpo, sensi, mente e sesso compresi, a sollevare l’umore. Il «chiacchiericcio» dei neuroni si somma ed avvicenda con quello della natura e si aggiorna passo dopo passo, dà una spinta alla creatività individuale.
L’autore aiuta a scoprire come e perché camminiamo, ci orientiamo, costruiamo mappe interiori, ci adattiamo ai percorsi in città, a farlo da soli o in gruppo ed al quo vadis.
Calcate i marciapiedi, godetevi, prendete il vento in faccia… la luce del sole… e dei lampioni… la pioggia, sentite il terreno, ascoltate i rumori, parlate, lasciate che la mente vaghi, rifletta, mediti oppure pensate a niente… Camminare è anche il nostro futuro.