BARI - Il conto alla rovescia è partito. Meno 8 al debutto della scuola con le mascherine, i banchi monoposto, le migliaia di supplenti (che saranno assegnati in ritardo) al posto dei titolari di cattedra, gli ingressi scaglionati, i percorsi tracciati con le frecce sui pavimenti, le aule ricavate nelle sale professori, nelle palestre, nei sottotetti ovviamente rimessi a norma, oppure da assemblare all’aperto, nei cortili.
Il problema maggiore riguarda proprio le aule: mancano all’appello, negli istituti superiori di tutta la provincia, ancora 230 ambienti idonei ad accogliere gli studenti. Almeno questo è il punto di vista dei presidi che hanno comunicato i singoli fabbisogni.
Ma la Città metropolitana, che ha finanziato gli interventi di edilizia e di ristrutturazione degli edifici, ha già pubblicato un avviso, rivolto ai privati, per prendere in affitto quegli spazi che possono accogliere le classi.
A Bari in difficoltà si trovano, per esempio, l’istituto tecnico Marconi, il liceo scientifico Scacchi e il liceo scientifico Fermi. Quest’ultimo ha inoltrato la richiesta all’ente di via Spalato (che ha la competenza sulle scuole superiori) di poter sfruttare l’ampio cortile: qui potrebbero trovare posto i prefabbricati utili ad ospitare i ragazzi.
Alla Città metropolitana il governo Conte ha assegnato 611mila euro da spendere per il noleggio di strutture temporanee, come tensostrutture o prefabbricati, da installare, dove possibile, negli spazi esterni delle scuole e da destinare alle attività didattiche.
Ma la fetta più grande dei finanziamenti ministeriali, a pari a un milione e mezzo di euro, potrà essere impiegata per l’affitto di immobili da destinare ad aule. La Città metropolitana potrà sottoscrivere i contratti di locazione per una durata massima di un anno. L’avviso esplorativo è stato pubblicato sul sito dell’ente. Gli interessati hanno tempo fino al 21 settembre per presentare le offerte.
La ricerca di immobili non si limita alla città di Bari, ma riguarda anche Acquaviva delle Fonti, Alberobello, Altamura, Bitetto, Bitonto, Conversano, Corato, Grumo Appula, Putignano, Locorotondo, Molfetta, Polignano a Mare. Commenta il consigliere delegato all’Edilizia scolastica, Marco Bronzini: «Questo provvedimento ha l’obiettivo di reperire ulteriori volumetrie per ampliare il numero delle classi e soddisfare, in questa maniera, l’obbligo del distanziamento indispensabile a far partire le lezioni in presenza per tutti gli studenti. Stiamo lavorando d’intesa con i dirigenti scolastici, adeguando i nostri interventi sulla scorta delle loro richieste ed esigenze. Non è un lavoro semplice se si considera che il tempo a disposizione è ridottissimo. Siamo tra le Città metropolitane con il più alto riconoscimento economico ottenuto dal Ministero, erogato sulla base delle domande presentate. Un risultato ottenuto grazie al dialogo fra l’ente, gli uffici scolastici territoriali e i presidi. Nel frattempo continuano a ritmo serrato i lavori di edilizia leggera negli istituti e numerosi cantieri sono già ultimati».
L’avviso è finalizzato ad effettuare una indagine di mercato, quindi non si configura né come una gara pubblica né tantomeno come una proposta di contratto. Significa che le proposte in arrivo dai privati non saranno vincolanti per l’amministrazione. Fra gli elementi di valutazione ci sono la vicinanza dell’immobile alla scuola che ha bisogno di aule, lo stato in cui si trova l’immobile e la possibilità di un utilizzo immediato, il costo dell’affitto.
Un eventuale stipula del contratto avrà come scadenza massima il 30 settembre 2021.