Sabato 06 Settembre 2025 | 16:05

Bari, sosta a 2 o 3 euro: Torre Quetta riapre da domani

 
Antonella Fanizzi

Reporter:

Antonella Fanizzi

Bari, sosta a 2 o 3 euro: Torre Quetta riapre da domani Fanizzi

foto Luca Turi

Da domani l’area di sosta viene gestita dall’Amtab

Martedì 21 Luglio 2020, 11:02

BARI - Non sarà più necessario scavalcare la recinzione per raggiungere la spiaggia di ciottoli. Già da domani il grande cancello verde sarà aperto: nel gabbiotto, a staccare i biglietti per il parcheggio, ci saranno i dipendenti dell’Amtab, la municipalizzata del trasporto pubblico urbano a cui il Comune ha dato in gestione la sosta. Il ticket è di 2 euro per mezza giornata oppure di 3 euro per quanti sceglieranno di restare distesi al sole fino al tramonto.

Seppur in forte ritardo, non a causa del Covid ma della vicenda giudiziaria che vede coinvolta «Il veliero» - la società vincitrice della gara per la gestione di Torre Quetta che quest’anno avrebbe concluso l’attività triennale come previsto dal bando - riapre il lido pubblico più amato dai baresi. I chioschi con le attività di ristorazione resteranno però chiusi: non c’è il tempo per predisporre le procedure di affidamento dei gazebo ai titolari di bar, pizzerie e trattorie potenzialmente interessati ad attrezzare i tavolini in riva al mare.

I bagnanti potranno portarsi ombrelloni e sdraio da casa, come pure il pranzo a sacco. Non ci sono limiti per le aree attrezzate con le altalene e con i giochi per i più piccoli, come anche per la palestra a cielo aperto. Dovrebbe invece rimanere orfano degli atleti il campo di sabbia per la pallavolo: per il momento non ci sarà nessun torneo.

La pulizia dell’arenile, del prato e delle zone di passeggio sarà di competenza dell’Amiu, mentre i servizi igienici finiranno sotto la custodia della Multiservizi. Non ci sono alternative. Per scongiurare scene alle quali abbiamo assistito nelle giornate del solleone (ragazzi che hanno scavalcato i cancelli con le biciclette in spalla oppure automobili parcheggiate in divieto di sosta a pochi passi dagli ingressi dotati di scalette improvvisate), il Comune ha seguito un percorso obbligato: ha affidato i servizi fondamentali alle sue aziende.

Nel frattempo si lavora al nuovo bando per individuare un concessionario. Nei giorni scorsi si è consumato un nuovo round che si è concluso a favore del Comune nella battaglia giudiziaria sulla gestione della spiaggia. Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso della società «Il Veliero» contro l’ordinanza del Tar Puglia che ha legittimato la revoca della concessione dopo l’interdittiva antimafia della Prefettura.

I giudici romani hanno ritenuto fondate, ribadendole, le motivazioni del Tar, «in considerazione del profondo tessuto di rapporti familiari e di cointeressenza economica tra la società ricorrente, la sua titolare ed esponenti di elevato spessore criminale nell’ambito della rete mafiosa operante sul territorio e come spesso accade particolarmente attratta dal lucroso settore economico della gestione di beni demaniali marittimi». Niente da fare dunque per «Il Veliero», almeno per ora: è stata fissata per il 27 agosto la discussione collegiale del caso in Camera di consiglio. La società sta provvedendo a smontare la piscina, i gazebo con connessione internet presenti sul prato, l’area per i cani, il box all’ingresso dell’area parcheggio che sarà rimpiazzato da quello dell’Amtab, il binario per consentire ai disabili di andare in acqua con una speciale sedia. Tutti servizi che hanno permesso a «Il veliero» di vincere il bando per la concessione, ormai revocata.

La stagione in corso è compromessa: Torre Quetta non sarà uno dei poli di attrazione della movida. L’unico modo per animare il lido pubblico è quello di farne un palcoscenico per eventi che rientrano nei cartelloni della Cultura: per esempio la Festa del mare, con i suoi spettacoli itineranti, potrebbe fare tappa sul piazzale all’ombra della torre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)