TERLIZZI - Un giorno da infetto per colpa di un «malinteso». Andata e ritorno nel reparto Malattie infettive del Policlinico di Bari per un mero errore da parte delle autorità sanitarie regionali.
È la storia a lieto fine (ma allo stesso tempo clamorosa) di Vito D’Agostino, 45 anni, imprenditore terlizzese residente a Ruvo di Puglia, dato per malato di coronavirus ma in realtà mai positivo al Covid-19.
Inizia tutto domenica scorsa quando l’uomo si reca al pronto soccorso di Molfetta per sintomatologia addominale: in un primo momento viene dimesso con terapia farmacologica da seguire, però i dolori continuano. Tornato in ospedale, martedì mattina gli viene prescritto il ricovero per un’altra patologia non legata al coronavirus. In questi casi, però, come da prassi si procede comunque per sicurezza al tampone Covid-19. L’esito è positivo. Positivo asintomatico, gli dicono. E così nei reparti del «Don Tonino Bello» di Molfetta l’Asl di Bari attiva tutte le procedure di sanificazione. Persino la Polizia locale viene chiamata sul posto per evitare che nessuno da fuori entri nel presidio.
L’Asl, dal canto suo, dispone immediatamente la quarantena per tutto il personale medico e infermieristico che era stato a contatto con il paziente. Paziente che nel frattempo, nella notte tra mercoledì e giovedì, viene trasferito e ricoverato presso il Policlinico di Bari nel reparto Covid. A Terlizzi il sindaco Ninni Gemmato, ricevuta conferma dalle autorità sanitarie, mette subito in allerta la Polizia locale affinché vengano effettuati i controlli di rito presso le abitazioni dei familiari più stretti.
Viene anche attivato un canale diretto con gli uffici cittadini dell’Asl per monitorare ora per ora l’andamento della situazione, mentre in tutta la città sale la preoccupazione per un deja-vu che fa paura.
La svolta invece arriva nella prima mattinata di ieri. La direzione Asl chiama al telefono il paziente ricoverato a Bari: lei non è positivo, ci scusi per il malinteso. Roba da «sei su scherzi a parte». Viene fatto per sicurezza un secondo tampone che sarà ovviamente negativo. L’ufficio stampa dell’Asl di Bari conferma: nessun isolamento, nessun protocollo di prevenzione per i familiari, semplicemente l’uomo non è mai stato positivo né al primo, né al secondo tampone fatto per sicurezza: «C’è stato un malinteso».
In altre parole si sarebbe trattato di un errore di trascrizione dell’esito del primo tampone. È lo stesso Vito D’Agostino ieri a chiamare il sindaco di Terlizzi Ninni Gemmato per dargli la bella notizia. «È incredibile ciò che mi è successo. Non ero positivo e ho rischiato di diventarlo dopo essere stato ricoverato per errore nel reparto Covid». D’Agostino ora sta valutando una querela all’Asl per il referto sbagliato.