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Prove per le sagre in Puglia, l’idea «luminosa» dei Faniuolo di Putignano

 
Palmina Nardelli

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Palmina Nardelli

L’idea «luminosa» dei Faniuolo di Putignano

Gli imprenditori della storica azienda di luminarie hanno acquisito una struttura ricettiva adiacente alla sede aziendale per degli eventi di prova

Venerdì 03 Luglio 2020, 17:03

PUTIGNANO  - Dal 3 luglio è consentito lo svolgimento di sagre, feste e fiere locali, nel rispetto delle misure anti contagio contenute nelle linee guida regionali. Un’apertura ufficializzata dall’ordinanza del governatore Michele Emiliano. Non è facile, tuttavia, far ripatire un settore che sin da aprile, negli anni passati, era in fermento, impegnato in una lunga serie di feste patronali e sagre.

Per quanto riguarda il programma religioso, i vescovi pugliesi vietano le processioni per strada: sono autorizzate le messe e i riti in chiesa con il distanziamento dei fedeli.

Sul fronte degli eventi laici, si stenta a decollare. Per i vari comitati, oltre al grande ritardo accumulato, è il denaro che manca per pagare bande o installare le luminarie.

Anche la «Faniuolo Illuminazioni», l’azienda leader nata a Putignano nel 1875 quando ancora si lavorava con i lumini a olio multicolori, ha deciso di stare ferma, di non impegnarsi per non rischiare insoluti. Lo conferma Massimo Faniuolo che con tre fratelli continua una tradizione che si fonde con l’innovazione: «Abbiamo perso 70 matrimoni, 15 eventi aziendali nazionali e tutte le feste patronali che iniziavano da aprile - afferma -. Abbiamo subito perdite notevolissime che si aggirano intorno ai settecentomila euro. Abbiamo sette operai fissi ma in cassa integrazione e dodici stagionali che hanno usufruito della sola disoccupazione e che ora sono in stand-by».

Questo significa che quest’anno non ci saranno le loro scenografie luminose per la festa patronale in onore di Santo Stefano il prossimo 3 agosto. L’azienda ha lavorato per la costruzione e vendita di materiale luminoso commissionato da alberghi e ristoranti che stanno tentando di riprendersi con la fase tre, con un fatturato estremamente ridotto. Ma la lungimiranza dei fratelli Faniuolo è andata oltre durante il periodo di chiusura forzata. Hanno pensato di diversificare la loro attività. Come?
«Abbiamo acquisito a Putignano, vicino al Parco Grotte, una struttura ricettiva - dice Massimo - per unirla all’azienda e farne una show-room delle nostre attività. Ci sono spazi importanti a disposizione per cui abbiamo pensato anche di portare la festa patronale, intesa come festeggiamenti civili, in questa struttura e far partecipare le persone, sempre nel rispetto delle regole di sicurezza. Ci saranno le bancarelle, i panzerotti, le salsicce, le luminarie, una bella cassa armonica per far vivere nel segno della tradizione questo giorno importante. Vediamo come va».

La prevista anteprima è fissata per sabato 18 luglio, un modo per testare e superare eventuali difficoltà. Se tutto va bene, la «premiata ditta» intende, qui, proporre per il fine settimana un appuntamento con bella musica, e poi festeggiare Santo Stefano il 3 agosto.

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