CORATO - Dal virus era già guarito da diverse settimane, ma ormai il Covid 19 aveva compromesso irrimediabilmente il suo stato di salute. Dopo un’agonia di due mesi e mezzo, l’altra mattina all’alba è morta la prima vittima coratina del Coronavirus. Si tratta di un uomo di 52 anni, la prima delle 8 persone sinora contagiate in città.
Dal momento in cui il 15 marzo scorso il tampone ha accertato la sua positività, l’uomo è stato ricoverato nell’ospedale «Vittorio Emanuele II» di Bisceglie, uno dei centri di riferimento del territorio per i pazienti Covid. Il quadro clinico si è però mostrato critico sin da subito e a nulla sono valse le cure dei medici. Anche a causa di alcune patologie pregresse, il virus ha fatto rapidamente peggiorare le condizioni di salute del 52enne, fino alla morte sopraggiunta nelle score ore.
«Purtroppo anche Corato subisce il decesso di un concittadino risultato positivo al coronavirus» ha fatto sapere il commissario straordinario, Paola Bianca Maria Schettini, in un messaggio di cordoglio.
«L’amministrazione comunale, commossa, esprime sentimenti di vicinanza alla famiglia e partecipa al dolore che colpisce l’intera comunità». Nonostante in città, al momento, non vi siano casi positivi, la tragica morte del 52enne ricorda in maniera impietosa che l’emergenza Coronavirus è tutt’altro che terminata.
«L’inizio della fase 2 ha fatto purtroppo registrare un incremento ingiustificato di persone per strada, a volte prive di dispositivi di prevenzione, con particolare riguardo nelle ore serali da parte dei giovani» ribadisce a questo proposito il commissario straordinario. «Nel rammentare che tutti gli assembramenti continuano ad essere vietati, mi appello al senso di responsabilità di voi tutti ed in modo speciale di voi giovani - continua la dott. Schettini - che avete dimostrato, fino ad ora, di accettare con maturità le restrizioni imposte dall’epidemia. Comprendo la vostra voglia di uscire e di incontrare finalmente i vostri amici, ma vi chiedo di farlo con moderazione e adottando tutte le misure di sicurezza che la situazione richiede, a salvaguardia della salute vostra e di tutti i cittadini. Non vanifichiamo gli sforzi fatti e i risultati ottenuti».
«Rivolgo un appello anche ai genitori - conclude il commissario - affinché vigilino sui loro figli, nella consapevolezza che il controllo non può essere demandato unicamente alle forze dell’ordine che già operano alacremente sul territorio. Sentiamoci tutti coinvolti nell’adottare ogni precauzione e diamoci una mano».