ACQUAVIVA - Un raro caso in Italia di doppio contagio da Covid-19 nell’arco di due mesi. A raccontarlo è il diretto interessato, il 56enne Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia, nato a Nocera Inferiore e residente a Cava dei Tirreni, radici acquavivesi. Suo padre, Giuseppe, generale di brigata dei Bersaglieri, è sepolto nel cimitero di Acquaviva. Lo diciamo subito: l’onorevole Cirielli sta bene.
«Sono tuttora molto legato alla città pugliese», dice subito il parlamentare. Onorevole, quale idea si è fatto della malattia? «È un virus sicuramente anomalo perché non è una semplice influenza, come è stato detto almeno inizialmente. I sintomi sono molto debilitanti e poi altalenanti, non sussiste una normale evoluzione, una mezza giornata si sta bene e nell’altra mezza si accusa una spossatezza generale, che fa star male».
Adesso come va? «Ho dovuto fare i conti per circa 30 giorni con questa malattia molto debilitante e molto sintomatica. Ho trascorso giornate dure, anche da un punto di vista psicologico, ma prima di Pasqua, a un secondo tampone risultato negativo, ho tirato un sospiro di sollievo. Sono stato bene nei successivi 20 giorni, un periodo infernale sembrava essersi dissolto, ma ho ritenuto di effettuare privatamente un esame sierologico per certificare lo stato immunitario».
Quindi? «Nonostante stessi benissimo, è emersa la prova che l’infezione era ancora presente», afferma. A questo punto la voce di Edmondo Cirielli, colonnello dei Carabinieri in aspettativa, sembra aumentare di tono: «Non mi rimaneva che interpellare il responsabile Covid della provincia di Salerno, il quale ha disposto che mi sottoponessi a un tampone. Ed ecco che risulto di nuovo positivo. Insomma ora sono contagiato nuovamente, sto abbastanza bene, mi trovo in quarantena, doverosamente.
Pensavo che il mio caso e quello della mia compagna, anche lei nuovamente positiva e asintomatica, potesse diventare oggetto di studio da parte dell’autorità sanitaria». Può essere più chiaro? «Pur avendo sviluppato gli anticorpi, sono ancora contagiato e quindi si renderebbe urgente un’indagine scientifica per scopi epidemiologici che potrebbe essere utile a definire o a cambiare la strategia generale sulla quarantena».
In altre parole, il parlamentare di FdI si propone come possibile «caso scientifico» da studiare a beneficio della collettività. Infine un sogno: «Il 22 gennaio ho avuto il terzo figlio, non vedo l’ora di portarlo per la prima volta ad Acquaviva».