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Damiano: a 80 anni la passione per ago e filo, ed ecco le mascherine... griffate per gli amici di Terlizzi

 
MARIA TERESA DE SCISCIOLO

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MARIA TERESA DE SCISCIOLO

Damiano Guastamacchia, sarto 80enne di Terlizzi

L’artigiano è tornato nella sua sartoria per confezionare con i tessuti che aveva nel laboratorio i dispositivi di protezione, firmati uno ad uno

Venerdì 24 Aprile 2020, 10:42

Terlizzi - Si chiama Damiano Guastamacchia, di professione sarto ed ha compiuto 80 anni in questo mese, in piena pandemia da Coronavirus. Ne mostra certamente meno per la vitalità che esprime. Chi lo conosce lo descrive come una persona estremamente attiva, dinamica, interessata alla vita sociale, culturale e politica non solo della sua città.

Titolare di un negozio di abbigliamento, oggi gestito dai figli, è un affezionato lettore de «La Gazzetta del Mezzogiorno». Il quotidiano è sempre presente sul bancone del suo negozio, un’abitudine quella della lettura del giornale, che ha sempre mantenuto, anche in piena emergenza da coronavirus a casa.

Damiano è un sarto in pensione, ma la sua non era solo una professione, piuttosto una grande passione ereditata dalla mamma. Quando ha compreso che reperire mascherine, quali dispositivi di protezione individuale, era estremamente difficile, è tornato nella sua sartoria, per realizzarne alcune in cotone. Non sono dispositivi medici ma possono tornare utili in assenza di altro.

Damiano ha selezionato i tessuti migliori in giacenza nel suo laboratorio e si è fatto guidare dall’estro creativo, che da sempre lo contraddistingue, confezionando mascherine glamour da regalare agli amici. Ha pensato di crearne alcune reversibili, in modo tale da poterle utilizzare con colorazione e fantasia diversa a giorni alterni. Ne cura i dettagli, le cuciture, amante del bello e dell’eleganza, cerca di trasferirla anche nelle sue mascherine.

Per lui cucire è come realizzare un’opera d’arte. Nella sua creazione trasferisce esperienza, passione, creatività e contemporaneità, perché la storia passa anche attraverso la moda. Essendo un appassionato di storia, accanto al suo nome ha scritto la data, affinchè quando tutto sarà finito, la mascherina resti in qualche cassetto di casa quale cimelio legato al periodo del Coronavirus. Pezzi unici i suoi, con data e autografo, che testimonieranno alle generazioni future l’impegno e l’ingegno di chi si è rimboccato le maniche, per combattere un virus che minacciava l’umanità intera.

Guastamacchia ha alle spalle una grande carriera come sarto, conserva ancora foto e articoli di giornale che hanno visto i suoi abiti, protagonisti nelle sfilate di moda maschili. Ha cucito anche divise per Enti importanti e smoking per orchestre.
E’ dispiaciuto di constatare che il suo mestiere sta scomparendo, sono pochissimi i corsi di formazione che puntano su questa professione. La sartoria oggi si occupa più che altro di piccole riparazioni, ma essere sarti è tutt’altra cosa.

Damiano Guastamacchia il 27 dicembre del 2009 è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica, ha alle spalle importanti esperienze di sartoria, sfilate, premiazioni ed oggi aggiunge a tutto questo un tassello importante della sua storia personale e professionale, che si fonde amabilmente con quella cittadina e nazionale, legata alla realizzazione di semplici ma estremamente utili mascherine protettive.

Come diceva San Girolamo è importante «fare di necessità virtù».

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