I «furbetti dell’agnello» hanno i giorni contati. Che nessuno speri di potere sfuggire ai rigidi controlli finalizzati a verificare il rispetto delle norme decise dal governo per contenere l’emergenza Coronavirus. E non parliamo di possibili fughe in campagna o verso il mare. Tanto, le principali arterie cittadine saranno super controllate. A quanto pare, la Pasqua o Pasquetta ai tempi del Covid-19, si festeggia (illecitamente, se si è in troppi), sui tetti degli edifici, nella speranza (vana) di sfuggire ai controlli. L’Arma dei carabinieri pattuglierà il territorio con particolare attenzione nei giorni festivi. Anche dall’alto. L’obiettivo è scovare chi, a suo rischio e pericolo, proprio non vuole rinunciare alla grigliata con parenti e amici all’aria aperta. E questo, pure se a rischio c’è la salute pubblica. Per questo, sarà impiegato anche un elicottero per monitorare dall’altro cosa succede e per suggerire a militari impegnati su strada dove intervenire, certo non per fare gli auguri di Pasqua, ma per interrompere assembramenti e sanzionare i responsabili.
Pare che al comando provinciale dei Carabinieri siano giunti segnali di una certa fibrillazione in tal senso, almeno in alcuni quartiere popolari, al San Paolo in particolare, ma anche altrove. Qui, ci sarebbe chi sta seriamente pensando di eludere i divieti, con intere comitive pronte a «rifugiarsi» sui tetti dei palazzi da trasformare in terreno insolito sul quale allestire banchetti generosi. Addio prato verde o sabbia, benvenuti terrazzi. Complici le condizioni meteo che si annunciano favorevoli, pur di non interrompere neanche per un anno così tormentato la tradizione, c’è chi sarebbe pronto a trasferirsi dal proprio appartamento sui solai degli edifici. Invitando ovviamente, chiunque. Avanti, c’è posto.
Con le festività pasquali dietro l’angolo, dunque, si fanno più rigorosi i controlli delle Forze dell’Ordine che vigilano in città per arginare il contagio. Le pattuglie dei carabinieri, impegnate per il rispetto della normativa sulla limitazione degli spostamenti al fine di contenere il contagio da Covid-19, continueranno dunque a utilizzare anche l’elicottero dell’Elinucleo Carabinieri di Bari. Nei giorni scorsi, va detto, dando uno sguardo dall’alto, non sono stati segnalati particolari assembramenti o situazioni di criticità, tuttavia sono state elevate numerose sanzioni nei riguardi di persone che non hanno dimostrato validi motivi negli spostamenti. All’Arma giungono segnali di possibili gite fuori porta salendo per le scale. Ma rifugiarsi ai piani alti, dove c’è chi scommette sulla possibilità di farla franca, non basterà. Dall’alto i carabinieri osserveranno tutti i movimenti sospetti, a partire dagli assembramenti che potrebbero verificarsi su terrazzi e tetti cittadini. A chi è di pattuglia per strada, poi, il compito di raggiungere il civico giusto. A colpo sicuro.
Ricordiamo che la normativa in vigore prevede che il cittadino sorpreso a violare le prescrizioni anti contagio rischia una multa che va da 400 a 3.000 euro, sanzioni amministrative aumentate di un terzo se la violazione avviene «mediante l’utilizzo di un veicolo». Scatta invece un procedimento penale per chi sia positivo al tampone e abbia violato coscientemente la quarantena, correndo il rischio di contagiare altre persone andando in giro (o sui tetti in compagnia di parenti e amici) anziché rimanere a casa. Il reato, procurata epidemia colposa, non è di poco conto. Si rischia da 3 a 12 anni di carcere. Rispolverata per l’emergenza sanitaria, anche un antico decreto del 1934, n. 1265, Testo unico delle leggi sanitarie.